B4A, cittadini e politici scendono in piazza in difesa del loro territorio

23 gennaio 2012 | 15:10
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B4A, cittadini e politici scendono in piazza in difesa del loro territorio

Soddisfazione da parte degli organizzatori per la riuscita della manifestazione… ma non sono mancate le critiche
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Il Faro on line – Per diverse ore alcune arterie del Comune di Fiumicino sono state bloccate mandando il traffico in tilt. Oltre cinquecento persone, scortate da polizia e carabinieri, hanno marciato da piazzale Mediterraneo fino ad arrivare nei pressi dell’aeroporto Leonardo da Vinci. Megafono alla mano nel quale a turno facevano risuonare slogan come: “Ente di Bacino strozza Fiumicino”, oppure: “Se non cambierà lotta dura sarà”, hanno protestato contro l’ingerenza dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere sul territorio e contro il regime vincolistico che strozzerebbe lo sviluppo urbanistico ed economico della città. Una manifestazione pacifica, colorata da striscioni, applausi e scoppi di petardi che, solo a ridosso dello scalo, ha registrato alcuni momenti di tensione quando l’avanzata è stata sbarrata dalle forze dell’ordine in tenuta anti-sommossa.

Ma veniamo ai commenti dei partecipanti. In prima linea i consiglieri del Pdl, Mauro Gonnelli e William De Vecchis, che hanno sottolineato la compattezza della città di Fiumicino in un momento in cui “L’Autorità di Bacino, mascherandosi dietro studi pseudo-scientifici, sembra voler tenere sotto ricatto l’intero territorio”. Presenti anche il capogruppo del pdl, Massimiliano Graux e l’assessore Tonino Prete. Al loro fianco gli esponenti del comitato spontaneo B4A e dell’associazione degli imprenditori edili di Fiumicino promotori della manifestazione e di una raccolta firme che verrà protocollata presso gli Uffici del comunali. Immancabile il comitato Fiumara Grande, forse tra quelli a essere coinvolto più da vicino e l’associazione 2Punto11 che è scesa in piazza per “dare voce a tutti i cittadini e alle famiglie in difficoltà”. Sulla stessa linea il presidente dell’associazione Crescere Insieme di Aranova, Roberto Severini, che seppur lontano territorialmente dai fatti, ha voluto testimoniare la propria solidarietà alla città e, in particolare, ai costruttori di Aranova: “Dobbiamo essere uniti. – ha detto – Le battaglie si vincono tutti insieme”.

Una marcia lunga alcuni chilometri, una marcia che ha fatto sentire vicini quanti sperano che si trovi al più presto una soluzione… “Una marcia – ha affermato Luigi Satta, capogruppo della lista Noi Insieme – che deve assolutamente continuare nei prossimi giorni e, per avere un riscontro positivo, raggiungere la Capitale”. Per il consigliere Raffaello Biselli “ quello di oggi è stato un atto dovuto per tutelare il settore occupazionale e tutte le imprese”. A dare il proprio supporto anche gli operatori della cooperativa Pesca Romana che hanno spento i motori delle loro imbarcazioni, per contestare contro il caro-gasolio e contro i nuovi regolamenti europei in vigore dal primo gennaio.

Uniti e compatti sì… ma fino a un certo punto. A mostrare una lieve indisposizione, alcuni esponenti dell’opposizione. Per il consigliere del Partito democratico Paolo Calicchio e il segretario Roberto Saoncella, come pure per il capogruppo dell’Idv Claudio Cutolo, la manifestazione aveva tutte le ragioni di esserci ma forse andava interpretata in maniera diversa. “Siamo vicini ai cittadini – hanno affermato gli esponenti del Pd – ma non possiamo condividere l’aspetto politico di questo evento. La presenza massiccia di esponenti del centrodestra ha dato un colore che non può essere ignorato, riteniamo che sia mancata la spontaneità, quella schiettezza che viene dalla gente e punta dritto all’obiettivo con l’orgoglio di chi difende un proprio diritto”. Critiche anche dal leader di Gil, Mario Russo D’Auria, il quale, anche lui, avrebbe apprezzato una forma di protesta senza interferenze politiche. “Perché consiglieri e assessori sono in strada e non sono invece nelle rispettive sedi amministrative a cercare di trovare una soluzione? Perché l’amministrazione in questi ultimi tempi non ha mai bloccato la raccolta Ici?”.

A chiudere la serie di interventi un’osservazione di Roberto Merlini, per cui i vincoli non sarebbero casuali. “Il loro numero e il loro effetto – commenta – creano il sospetto che da quando Fiumicino è diventato un Comune autonomo, siano stati imposti per tenere sotto controllo la sua espansione urbanistica”.

Riccardo Ragozzini