“Contro le dipendenze”, successo per il convegno

23 gennaio 2012 | 12:02
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“Contro le dipendenze”, successo per il convegno

Sala gremita presso il Centro Documentazione “A. Mazzoni”. Lo psichiatra Paolo Crepet: “Per salvare i nostri giovani servono i no”

Il Faro on line – Droga, alcolismo e internet sono alcune delle tante dipendenze che oggi mettono a rischio non solo la salute ma anche il futuro delle nuove generazioni, togliendo spesso ai giovani quel desiderio di “mordere” la vita, esserne in un certo senso artefici. È il concetto che lo psichiatra Paolo Crepet ha illustrato agli studenti della III e IV C del liceo tecnologico «Marconi» che, insieme ai loro docenti,  hanno partecipato al convegno presso il Centro di Documentazione «A. Mazzoni» di Sabaudia. L’iniziativa ha concluso il progetto «Contro le dipendenze» promosso dalla Provincia di Latina e dal Comune di Sabaudia, rappresentati dai rispettivi assessori ai servizi sociali, Fabio Bianchi e Marilena Gelardi, ed è stata organizzata da  Francesca d’Oriano. Alla presenza del sindaco di Sabaudia, Maurizio Lucci, dei rappresentanti delle Forze Armate e delle Forze dell´Ordine, Crepet ha insistito sulla trasformazione rapida che la famiglia ha subìto in questi ultimi trent´anni, sulle troppe accondiscendenze che spesso i genitori hanno nei confronti dei figli che, alle dipendenze tradizionali, finiscono per aggiungere anche una sorta di «dipendenza del sì». «Oggi per sfuggire ai problemi, ma anche per evitare un semplice mal di testa, padri e madri preferiscono dare sempre e comunque ai figli quanto essi chiedono, ma così facendo finiscono per trasformarli in una sorta di “parassiti”, impegnati spesso solo e unicamente a raschiare il fondo del barile. E mi chiedo: cosa avverrà dopo che il barile sarà raschiato? – si è domandato Crepet – Qualche “no” in più potrebbe aiutarli a crescere, a far capire che della vita debbono essere artefici essi stessi, che nulla è scontato. Il concetto di sacrificio impedirà loro quella sorta di nausea del vivere che finisce per creare il vuoto». E a proposito di “vuoto”, la professoressa Paola Carelli ha denunciato i crescenti fenomeni di assenteismo scolastico che proprio quel “senso di vuoto” oggi sta provocando tra le nuove generazioni.