Regione Lazio, giornata di Commissioni

24 gennaio 2012 | 18:32
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Regione Lazio, giornata di Commissioni

E il Cal si schiera in difesa delle Province

Il Faro on line – E’ stata una giornata ricca di appuntamenti alla Pisana. La Commissione Sicurezza ed integrazione sociale, lotta alla criminalità, presieduta da Filiberto Zaratti (Sel) ha svolto un’audizione con le sigle sindacali sulla crisi del settore agricolo e sui fenomeni di caporalato, sfruttamento dei lavoratori ed illegalità. Presenti: Flai Cgil, Uila Uil e Confederdia, che hanno annunciato la presentazione di un documento unitario nei prossimi giorni, rammaricandosi dell’assenza al tavolo – nonostante l’invito esplicito da parte della Commissione –  dei rappresentati dei datori di lavoro. Tra le proposte emerse nel corso dell’incontro, l’unanime richiesta di una legge regionale sul lavoro agricolo, sul modello della Puglia, in modo da garantire un maggiore trasparenza tra offerta e domanda, costruendo una rete di tutela per i lavoratori “invisibili”, soprattutto donne e immigrati. Denunciati anche fenomeni preoccupanti, in tutto il Lazio, come il sequestro di passaporti a braccianti extracomunitari ad opera di “caporali”; la compravendita di terreni agricoli per usi estranei all’agricoltura; l’infiltrazione malavitosa nella movimentazione di risorse umane e logistiche in questo settore. Mentre, sempre nella giornata di oggi  il Consiglio delle autonomie locali, presieduto dal vicepresidente Giancarlo Righini, ha approvato, all’unanimità una delibera con cui si chiede alla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, d’impugnare davanti alla Corte costituzionale le norme relative alle Province contenute nel cosiddetto “decreto salva Italia”. “Considerato che i presidenti di altre Regioni – Piemonte e Veneto – si legge nella delibera – hanno annunciato di voler promuovere analoga questione di legittimità costituzionale avverso le norme statali in questione”, il Cal delibera “di promuovere la questione di legittimità costituzionale delle disposizioni statali lesive del ruolo e delle prerogative delle Province, nonché della stessa Regione, richiedendo la sospensione delle norme impugnate,  poiché dalla loro esecuzione può derivare un ‘irreparabile pregiudizio all’interesse pubblico e all’ordinamento giuridico della Repubblica’ e un ‘pregiudizio grave e irreparabile per i diritti dei cittadini’. Infine, la Commissione consiliare Affari comunitari e internazionali ha avviato l’esame della proposta di legge n. 213 concernente: “Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione”. L’obiettivo è regolamentare i rapporti relativi alle procedure di interazione tra Regione Lazio e Unione Europea, ampliando ed innovando le norme già previste dalla Statuto regionale. Analoghe iniziative legislative sono state finora adottate da: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Molise, Toscana e Umbria.
Marco Staffiero