La denuncia di Mario Russo D’Auria (Gil)
Il Faro on line – “Come si può solo pensare di parlare di turismo se il biglietto da visita di Fiumicino è ridotto come un immondezzaio?” A parlare è Mario Russo D’Auria, leader di Gil (Gruppo indipendente per Fiumicino), riferendosi alla darsena. “Lo specchio d’acqua è tutto tranne che… uno specchi. Le imbarcazioni fanno fatica a muoversi in messo a canne, foglie, bottiglie e buste. Accendere i motori per uscire è diventata un’impresa, e rientrare addirittura un’Odissea. E tutto nel posto più caratteristico della città, quello dove anche chi non ha una barca passa magari per prendersi un caffè o per gustarsi un dolce”.
“Non so di chia la responsabilità di questo scempio, ma è il Comune che deve controllare che tutto ciò non accada. Inutile pensare di puntare sul turismo se questa è l’attenziomne che si mette nell’accogliere i forestieri. E comuqnue, anche parlando solo dei fiumicinesi, non è giusto togliere a loro la bellezza di uno dei pochi posti rimasti a misura d’uomo. Si dirà: non è una cosa grave. Lo è invece, non tanto per la cosa in sé ma per l’evidente incapacità di saper curare la città e l’indifferenza rispetto anche alle piccole questioni locali. Sperimao si corra presto ai rpiari, ma sopratutto speriamo che si faccia in modo di non far accumulare più tanta immondizia”.