Inchiesta sul porto di Imperia, fermato Francesco B. Caltagirone

5 marzo 2012 | 13:08
Share0
Inchiesta sul porto di Imperia, fermato Francesco B. Caltagirone

Stamattina interrogatorio di due ore, poi il fermo. Il collegio difensivo prepara le carte pr contrastare le accuse

Il Faro on line – Francesco Caltagirone Bellavista e’ stato questa mattina interrogato per circa 2 ore dai funzionari della polizia Postale. Il reato che gli viene contestato e’ quello di truffa aggravata ai danni dello Stato. Il fermo di questa mattina e’ stato richiesto dal pm di Imperia Maria Antonia Cazzaro, e firmato dal gip. L’inchiesta riguarda la costruzione del nuovo porto turistico di Imperia. Nell’ambito della stessa inchiesta, e’ stato fermato anche Carlo Conti, ex direttore della Porto Imperia Spa, societa’ concessionaria delle aree portuali. Le Guardia di Finanza, avvrebbe effettuato anche una perquisizione domiciliare nella casa di Conti a Sanremo. Al momento risulterebbero indagate altre due persone. Successivamente Francesco Caltagirone Bellavista e’ stato portato al carcere di Imperia, dove e’ entrato alle 12,45, visibilmente scosso. Il collegio difensivo di Caltagirone sui è messo subito all’opera per contrastare l’ordinanza di fermo.

E’ stato fermato dalla Guardia di Finanza anche l’ex direttore ed ex rappresentante legale della Porto di Imperia Spa, Carlo Conti, nell’ambito dell’indagine sulla costruzione del nuovo porto turistico di Imperia, che ha portato al fermo di Francesco Bellavista Caltagirone, presidente dell’Acqua Pia Antica Marcia. A quanto si apprende, l’accusa contestata e’ quella di concorso in truffa ai danni di ente pubblico.

L’indagine e’ stata avviata nell’ottobre del 2010 e riguarda la costruzione del nuovo porto, in cui e’ impegnata la Porto di Imperia Spa. Il Gruppo Acqua Marcia, attraverso la controllata Acqua Mare, ha acquisito il 33% delle azioni della societa’ impegnata nella realizzazione del porto. Bellavista Caltagirone e’ stato fermato mentre si trovava al Comune di Imperia per un appuntamento con il sindaco. L’imprenditore è parte fondamentale anche del progetto per la costruzione del nuovo porto di Fiumicino che, è bene ricordarlo, non c’entra nulla con questa inchiesta.
Per dovere di cronaca va altresì ricordato che l’azione della custodia cautelare, per quanto eclatante, non rappresenta una sentenza di colpevolezza e che le eventuali prove contro i soggetti indagati saranno formate in sede processuale.

Perla Tegofenti