Scuola di Colle Romito, il nuovo mostro burocratico

23 aprile 2012 | 04:55
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Scuola di Colle Romito, il nuovo mostro burocratico

Comunicato di Rifondazione Comunista circolo “Marcello Graziosi”

Il Faro on line – Da Rifondazione comunista riceviamo e pubblichiamo. “Veniamo a sapere che il famoso cavo di media tensione non è stato spostato dall’Enel perché i richiedenti dello spostamento in data 25 giugno 2009 annullavano la precedente richiesta, che a valle il lotto addicente è interessato dalla progettazione di un centro sportivo commissionato dallo stesso consorzio di Colle Romito e notiamo come lo spostamento speculare della progettazione eseguita dal dirigente del Comune abbia spostato a valle l’intero fabbricato, che l’orientato delle finestrature delle aule è a ovest quindi con una scarsa illuminazione naturale, peraltro ci viene conferma in merito al terreno che la sentenza della Corte d’Appello di Roma sia divenuta definitiva. Rileviamo come all’interno della scuola stiano proseguendo le attività di cantiere e nel contempo constatiamo che nessuno si è attivato per smentire quanto contenuto e affermato nelle documentazioni citate, riguardo ai titoli di diritto per la realizzazione su quelle aree delle opere in corso e in merito alle valutazioni fatte dall’amministrazione comunale e da parte dei professionisti che hanno prestato la loro opera per realizzare il progetto.Lo scenario è del tutto simile ad altre situazioni già viste sul nostro territorio, un’area di proprietà di un privato che subisce, per inerzia della pubblica amministrazione, un’azione in danno a un diritto e una serie di attività frenetiche che negli anni costruiscono intorno all’opera interessi tali da renderla inamovibile prima ancora di essere realizzata. Ecco a voi il nuovo mostro burocratico. Qualcuno dice che la scuola di Colle Romito sia un’altra opera per la crescita del territorio altri potranno dire che quest’opera costituirà altri contenziosi e/o convenzioni/compromessi che porteranno comunque a un esborso di denari non preventivati per la comunità o a autorizzazioni speculative sul territorio. Oggi ci facciamo forti della demolizione di un manufatto abusivo e lo chiamiamo mostro, alziamo la mano per demolirlo e ci sentiamo portatori di legittimità, qualcuno potrà vantare questo merito anche per il futuro la strada è pronta. Questa è continuità. La cittadinanza attende ancora chiarimenti”.
Firmato: Rifondazione Comunista circolo “Marcello Graziosi”