Sperlonga, defibrillatori su tutto il litorale

4 maggio 2012 | 00:35
Share0
Sperlonga, defibrillatori su tutto il litorale

Il Consorzio Sperlonga Turismo ne acquisterà cinque, ma ha richiesto il contributo anche di Provincia e Regione. Intervista al dottor Viola

Il Faro on line – Sperlonga ancora una volta fa scuola. E lo fa in un ambiente delicatissimo come quello della sicurezza in mare. Operazione Mare Sicuro? Quante volte abbiamo sentito questa espressione, ma quante poche volte è stata davvero attuata. E allora ecco i prime cinque defibrillatori in arrivo sulle spiagge della perla del Tirreno grazie alla Sperlonga Turismo, mentre è stata fatta richiesta di contributo per l’acquisto anche a Provincia e Regione. Il turista e il suo benessere sopra ogni cosa: sulla riviera d’Ulisse non è soltanto uno sponsor, ma un modo di fare. 

Sperlonga si doterebbe, infatti, per prima nella Regione, di postazioni di salvataggio con un proprio defibrillatore. Questo macchinario si è rivelato indispensabile e vitale in ambiente extraospedaliero, specie a seguito degli ultimi drammatici episodi di cronaca. Ricordate il caso della morte di Morosini? Bene, proseguono le indagini per stabilire le responsabilità, ma resta una certezza quasi assoluta: un defibrillatore avrebbe potuto far molto affinchè il cuore del calciatore livornese tornasse a battere.

“Stiamo organizzando dei corsi prima di tutto per i bagnini – spiega Leone La Rocca, Presidente della Sperlonga Turismo – perché loro hanno il primo contatto diretto con i bagnanti: ne abbiamo già formati 40, poi toccherà agli operatori. In sostanza è l’intero indotto produttivo del consorzio che permetterà l’acquisto dei defibrillatori, mentre il Comune pagherà un’integrazione per allungare l’orario di servizio del 118”.

“È dal 2001 che mettiamo in atto il Piano di Salvataggio collettivo sull’intero arenile di Sperlonga – chiarisce l’Assessore al Turismo e Vicesindaco di Sperlonga, Francesco Faiola – e questo significa che il Comune garantisce questo servizio essenziale a tutti i visitatori, anche quelli che fruiscono delle spiagge libere. Ora l’obiettivo è quello di arrivare ad avere un defibrillatore per ogni postazione di salvataggio, ma anche di dotare dello stesso macchinario le due automobili della polizia locale, che di norma arrivano per prime sui luoghi dei sinistri. L’intera comunità dovrebbe essere grata al dott. Vincenzo Viola, che ha volontariamente messo a disposizione le sue competenze per questo importante progetto, ma anche ai dott. Cesarelli e La Rocca, medici del centro polivalente che resterà aperto tutti i giorni nel periodo estivo. Anche il lavoro della Sperlonga Turismo, di pari passo con l’impegno del Comune, è encomiabile: renderà la cittadina sempre più a misura di abitanti e visitatori”.

“Usare un defibrillatore? Semplice come un pc”

Parla il dottor Viola, coinvolto dalla Sperlonga Turismo per formare ‘laici’ nell’utilizzo extraospedaliero. La sua filosofia: “Questo macchinario salva la vita, ma diffondiamo la cultura della vita”.

“Non possiamo permetterci un altro caso Morosini sulle spiagge o altrove. E comunque non è possibile che nel XXI secolo si usino così pervasivamente le tecnologie e poi non si sappia usare un defibrillatore”. Si vede che lo si tocca nel cuore della professione quando al dott. Vincenzo Viola si chiede: “E’ facile usare questo macchinario?”.

“Parliamoci chiaro – spiega il dott. Viola, Responsabile dei corsi BLSD – si tratta di defibrillatori semiautomatici: non stiamo parlando di leggere un elettrocardiogramma, ma solo di seguire le istruzioni suggerite dalla stessa macchina”. 

“Finora abbiamo formato 40 persone, portiamo avanti un progetto mondiale che si chiama ‘SAVE YOUR LIFE’ ed è diretto alla risoluzione di casi con arresto cardiocircolatorio, ma soprattutto è rivolto a tutti, anche quelli che chiamiamo ‘laici’”.

“Chi sono i laici? Semplicemente tutti coloro che non sono professionisti della sanità. E’ un mio pallino, una mia sfida – continua il dottor Viola, che tra l’altro possiede l‘attestato ATLS (Advanced Trauma Life Support) dell’American College of Surgeons – bisogna diffondere la cultura della vita. Ciò significa che un bagnino non deve saperlo fare perché è pagato, bensì perché è necessario porre la vita sopra ogni cosa: il salvataggio è prima di tutto un’azione di solidarietà umana“. 

“Vorrei precisare inoltre che nel lavoro di formazione è fondamentale l’apporto di due miei validissimi collaboratori, ovvero l’istruttore Danilo Pallisco e l’infermiere Antonio De Rosa. Anche la sensibilità della Provincia di Latina e della Sperlonga Turismo mi fa ben sperare. In tempi di vacche magre è quasi un miracolo che si operi in questa direzione: Sperlonga in estate passa da 3.000 abitanti a 15.000 turisti, lavoriamo da 4 anni su questa necessità di creare anche un centro di volontariato locale che possa soddisfare questi numeri importanti”.