
Il Faro on line – Le ragioni profonde degli squilibri internazionali nell’era della globalizzazione: sono stati gli argomenti principali dell’incontro che il sen. Mario Baldassarri ha avuto presso il Liceo Scientifico Statale L. Pasteur di Roma con gli studenti dell’ultimo anno di corso. L’appuntamento programmato da tempo nel liceo della periferia Nord di Roma è stato seguito da un intenso dibattito nel quale gli studenti hanno evidenziato il profondo senso di disorientamento e di angoscia che attraversa la loro vita, la mancanza di prospettive per il loro futuro, la possibilità di ricominciare a sperare.
Con rara efficacia e doti di sintesi fuori dell’ordinario, con l’aiuto di poche slides, il Prof. Baldassarri è riuscito a far comprendere agli studenti le motivazioni tecniche e politiche che, ancora una volta, hanno sprofondato l’Occidente nel pieno di una crisi per alcuni aspetti ancora più grave di quella del ’29. Il sen. Baldassarri, attualmente presidente della VI Commissione permanente del Senato (Finanze e tesoro), ha esordito evidenziando che l’ascesa di Cina ed India ha “radicalmente cambiato il quadro economico mondiale” sostenendo che “questo nuovo assetto internazionale non è in grado di garantire l’equilibrio reale e finanziario di lungo periodo”. Con una felice e chiara metafora il Senatore ha aggiunto che “l’America si comporta come la felice cicala, la Cina come la parsimoniosa formica”, mentre l’Europa come “la bella addormentata” si misura con l’attendismo della Russia che, come “un’aquila, è in attesa di opportunità sia ad Est che ad Ovest”. Nel breve periodo Baldassarri propone un nuovo sistema di tassi di cambio, in cui la moneta cinese si apprezzi almeno del 40% rispetto al dollaro che, dal canto suo, dovrebbe attestarsi sulla parità rispetto all’euro. Solo la costituzione, al più presto, di una nuova entità politica, gli Stati Uniti d’Europa, potrebbe arginare la deriva che vede il Vecchio continente completamente subalterno rispetto ai protagonisti asiatici e non più in grado di competere ad armi pari. Il prof. Baldassarri, già allievo al M.I.T. (Massachusetts Institute of Technology) del Nobel R. Solow, di F. Modigliani e di P. A. Samuelson, ha insistito sul fatto che, per “evitare la prospettiva di un crack mondiale e trasformare la globalizzazione in un processo di crescita sostenuta ed equilibrata per tutti”, risulti “urgente istituire una nuova governante e perseguire un profondo rinnovamento delle Istituzioni internazionali”.
Il Professor Baldassarri contento di aver recuperato, almeno per un giorno, il suo ruolo di docente ( è. Infatti professore ordinario di Economia all’Università “ La Sapienza” di Roma ) ha spronato, in maniera accorata, i giovani presenti a vivere pienamente il loro ruolo di cittadini attivi e, quindi, a non farsi espropriare, ancora, della libertà di decidere autonomamente del loro futuro. Solo le giovani generazioni, adeguatamente preparate e motivate ( Quisque faber fortunae suae ), possono assicurare all’Italia, inserita a tutti gli effetti negli Stati Uniti d’Europa un ruolo da protagonista e faro, come fu nell’Umanesimo-Rinascimento, quando la nostra penisola fu meta insuperabile per tutte le menti pensanti del pianeta.Provocando gli studenti il Senatore li ha invitati a “ribellarsi” perché, purtroppo, le vecchie generazioni al potere stanno limitando pericolosamente i loro orizzonti, procrastinando ,sine die , la loro realizzazione come padri, madri, lavoratori lavoratrici, uomini e donne liberi.Ad una indignata studentessa che gli chiedeva dove e come trovare i denari necessari da investire per il futuro dei giovani, il Senatore ha risposto, senza esitazione, che la via è quella di decidersi, finalmente, ad eliminare la corruzione ( 60 miliardi di euro l’anno) e di recuperare almeno una parte significativa della evasione ed elusione fiscale ( altri 120 miliardi l’anno ).
Brava la moderatrice, Mariapia Ebreo della RAI, sempre pronta a sollecitare sia l’oratore che l’uditorio fino a quando, rendendosi conto che si erano abbondantemente superate le tre ore di seminario, ha deciso di rimandare ad altri appuntamenti l’approfondimento dei numerosi problemi sollevati ed in taluni casi, solo parzialmente affrontati. Un altro successo del Laboratorio di Storia del Liceo Pasteur che, interfacciandosi alle istituzioni, prova alacremente a mettere le nuove generazioni in contatto diretto con i protagonisti del mondo politico, storico, economico e sociale.
Pasquale Maria Sansone