Antipolitica e antidoti

14 maggio 2012 | 04:06
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Antipolitica e antidoti

In un mondo senza più ideali si può ancora credere negli uomini. In quelli che privilegiano le azioni alle parole, e che sanno farsi riconoscere

Il Faro on line – Come era prevedibile questa tornata elettorale, peraltro non ancora conclusa, ha sparigliato le carte della politica. Non solo perché c’è stata la prevedibile affermazione di chi ha cavalcato l’antipolitica, ma perché ha dato ai partiti, o meglio ai vertici regionali e romani dei vari partiti, elementi di riflessione che sarebbe un suicidio non fare propri da qui al prossimo anno. Scorrendo velocemente i dati elettorali ci accorgiamo che Civitavecchia è forse l’unico grande Comune dove il Pdl può dire veramente la sua. Ha vinto ad Ardea, è vero, ma sacrificando la stabilità del centrodestra con una lotta tra la polveriniana Città Nuove e la Destra di Storace. A Ladispoli il centrodestra non si è nemmeno voluto sedere al tavolo con i centristi regalando l’appoggio dei bacciniani a Paliotta, e dunque al centrosinistra. Quest’ultimo anche nel sud pontino è riuscito a fare accordi con l’Udc, attualmente in maggioranza alla Regione. Una strategia che potrebbe interessare anche altre zone; non a caso Montino (candidato in pectore della sinistra proprio a Fiumicino) ha sollecitato una “fase nuova” sottolineando come “La Destra si chiama fuori, l’Udc non chiede un semplice tagliando, ma addirittura di aprire una fase nuova. La crisi della maggioranza regionale è un fatto”. Un indizio non fa una prova, ma certo in più di un’occasione, forse anche per colpa dello stesso Pdl, l’Udc ha fatto scelte che lo portano a lidi diversi dal centrodestra. Stando a quanto dichiarato dai vertici nazionali il Pdl è in fase di superamento, il Terzo Polo cambierà nome, volti e strategie. E sullo sfondo, oltre a Fiumicino, ci sono le elezioni romane e quelle per il Parlamento.

Nella terra dei porti di Claudio e Traiano, però, c’è tempo per riprogrammare l’attività politica, sempre che i vertici regionali del Pdl capiscano cosa stia accadendo. La nuova classe dirigente locale – per la verità sia a destra sia a sinistra – è certamente più “strutturata” che in altri posti. Oggettivamente a sinistra sono un po’ più spaccati, a destra prevale ad oggi il dialogo interno tra le varie componenti. Ma per entrambi è comunque un’occasione da non perdere. Guardando il territorio e guardando Montecitorio c’è chi dice che esiste un corpo sano con una testa malata, riferendosi alla distanza che c’è tra i vertici e la base elettorale, cioè i cittadini. Con l’antipolitica montante, c’è un solo modo per recuperare terreno: parlare alla gente di cose concrete, aggregando le eventuali liste civiche su singoli aspetti di programma garantendoli “col sangue”. La gente è delusa, frustrata, stanca e senza un euro in tasca. 

Il fenomeno Grillo è inversamente proporzionale a quante risposte la politica è in grado di dare. Ma non basterà aprire un sito web (il mezzo) per riconquistare il consenso; servirà mettersi ad ascoltare ogni singola esigenza che viene dal territorio e confrontarsi con chi la rappresenta, per provare a dare risposte concrete (il messaggio) su richieste concrete. L’implosione del mondo politico – o meglio, la distanza dai partiti – è evidente, ma la politica resta la via maestra, da sempre, per la la democrazia. Può – e a questo punto deve – però cambiare pelle. La gente si è allontanata da questa politica, fatta di promesse, di mancanza di dialogo, di poca trasparenza, di privilegi e di soprusi. Ma se la politica saprà cambiare dimensione allora forse riconquisterà il popolo. Le liste civiche da sole non hanno la forza di governare, ma hanno la forza di imporre delle idee. La politica locale deve abbandonare l’arroganza e capire che il confronto passa proprio per le idee. Ma deve essere visibile in questo percorso di cambiamento, deve farsi riconoscere. Il nuovo che avanza. all’interno dell’alveo politico esistente – per essere tale ha bisogno di essere riconosciuto, e così potrà  aggegare consensi. La gente ha necessità ora di credere negli uomini, avendo ormai seppellito gli ideali. E c’è un solo modo per dimostrare il cambio di passo: le parole devono lasciare posto alle azioni.

Angelo Perfetti
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* Visibile in home page la puntata settimana di “Dentro Fiumicino”, approfondimento del Faro on line sull’attività politica locale. Buona visione.