“Ambiente e degrado. Che fine hanno fatto i punti verde ristoro?”

17 maggio 2012 | 18:22
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“Ambiente e degrado. Che fine hanno fatto i punti verde ristoro?”

Giulio Notturni (coordinatore romano Cambiare Davvero): “Situazione scandalosa, cosa pensa di fare l’amministrazione?”

Il Faro on line – “E’ uno scandalo: in tutto il municipio XIII il verde versa in condizioni di estremo degrado. Parchi e giardini sono abbandonati immediatamente dopo inaugurazioni in pompa magna. L’incuria regna sovrana e dei punti verde ristoro, cosa ne è stato? Rappresenterebbero una buona soluzione se fossero affidati a concessionari rispettando tutti i vincoli previsti dai bandi. Il municipio, che ormai da anni ha il decentramento sulla manutenzione del patrimonio verde, non si preoccupa di intervenire mentre il Comune di Roma ha già emesso i bandi e assegnato i parchi in concessione da  più di tre anni. Ad Ostia, invece, dopo polemiche ed errori tecnici nella compilazione dei testi, sono stati esperiti da più di un anno ormai, ma degli aggiudicatari non si sa ancora nulla”.

 A denunciare la situazione è Giulio Notturni, coordinatore romano giovani di Cambiare davvero. “E nel frattempo”, prosegue l’esponente politico, “mentre è cominciato un “preoccupante” piano delle potature in 37 strade del Lido che, a quanto si apprende dalle allarmanti segnalazioni di comitati, cittadini e commercianti, interesserà 37 strade e somiglierà più ad uno scempio in quanto si procederà con le famigerate capitozzature, il Campidoglio è intervenuto con gli uomini del Pronto intervento centro storico, l’Ama, la squadra decoro della Polizia di Roma capitale ed una cooperativa sociale per ripulire il lungomare perché le casse del municipio sono vuote.   “L’ufficio giardini può contare su 6, 7 operai che dovrebbero curare circa 350 mila metri quadri tra parchi, aiuole, giardini,  visto che il Tredicesimo è il municipio con la maggiore presenza di verde e pinete. Ma i soldi non ci sono. Né è mai partito il maxi-piano di manutenzione. Gli interventi sul lungomare, affidati a cooperative sociali, risultano insufficienti. Che cosa intende fare l’amministrazione per la vivibilità dei cittadini?”, conclude Giulio Notturni.