Minacce di morte al consigliere, solidarietà di Pd e La Destra

23 maggio 2012 | 19:34
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Minacce di morte al consigliere, solidarietà di Pd e La Destra

Abate e Centore: “Atti da condannare sui quali ci auguriamo che gli inquirenti facciano al più presto chiarezza”

Il Faro on line – Dopo la notizia delle minacce di morte subite dall’ex candidato dell’Udc, Alberto Sgrò, sono due i partiti che esprimono solidarietà alla vittima. Sono due esponenti politici locali di partiti lontani, ma tutti e due amanti della legalità e della lotta a viso aperto come ebbe a dire Eufemi in un comizio. “Atti del genere si commentano da soli, atti che non devono far abbassare la guardia alla politica con la ‘P’ maiuscola che oltre a spronare le forze dell’ordine per rintracciare gli autori di queste lettere”. 

Negli anni passati non sono mancati atti vandalici, minacce di morte, proiettili all’interno della corrispondenza, aggressioni, intimidazioni con animali morti… a farne le spese oltre ai politici, giornalisti e dirigenti. E proprio per evitare nuovi fatti criminosi che si esprime solidarietà alle vittime e a farlo sono stati fino ad oggi il Pd, e La Destra.

“Esprimo piena solidarietà ad Alberto Sgrò. – spiega Antonino Abate, candidato sindaco del centrosinistra alle ultime elezioni comunali di Ardea – Sono sicuro che la giustizia individui al più presto i responsabili delle gravi minacce. La condanna di questo gesto non può non accompagnarsi – ha aggiunto Abate – alla critica severa per quanto avvenuto alle ultime elezioni. Come ha già fatto Sgrò, anche noi stiamo preparando ricorsi al Tar e alla Procura della Repubblica di Velletri per gravi violazioni che si sono compiute prima, durante e dopo le elezioni. Le minacce – ha concluso – sono il segnale di un clima torbido che si è creato sul territorio, una condizione dalla quale la città deve uscire al più presto”. 

Dello stesso tenore lo sdegno espresso da Simone Centore, segretario della sezione di Ardea de La Destra. “Esprimo-  scrive Centore – solidarietà ad Alberto Sgrò e a quanti sono vittime di questo sistema che in una società civile non si può tollerare. Sono certo – conclude il segretario – che i carabinieri della locale tenenza in collaborazione con il personale della Digos sapranno arrivare agli autori del misfatto per assicurarli alla giustizia”. 
Luigi Centore