Pietro Canino: “Richiesta di rinvio a giudizio per il sindaco Di Fiori e l’assessore Petricca”

8 luglio 2012 | 15:00
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Pietro Canino: “Richiesta di rinvio a giudizio per il sindaco Di Fiori e l’assessore Petricca”

Mauro Porcelli: “Il Comune si dovrebbe costituire Parte civile. E’ una questione di trasparenza”

Il Faro on line – Pietro Canino, già responsabile dell’ufficio Ambiente del Comune di Ardea, chiede a gran voce il rispetto dell’indirizzo politico sancito con delibera di Consiglio comunale n.1 del 26 gennaio 2006. No alla  giustizia a due velocità. “I capi d’accusa per alcuni dei politici che oggi governano Ardea sono di associazione a delinquere – dice Canino – e dovrebbero costituirsi parte civile a tutela dei cittadini con il rischio di divenire incompatibili, nell’udienza del prossimo 12 luglio presso la Procura di Velletri.  Cosa faranno per salvare la credibilità politica e non lasciare spazio a cattivi pensieri? Tradita la fiducia degli elettori?”

Abbiamo raggiunto il responsabile della Associazione Civilà – Grande sud, Mauro Porcelli, per sentire cosa ne pensa a proposito della richiesta di costituzione di parte civile. “Non vedo difficoltà. A deliberare l’indirizzo politico in consiglio v’erano diversi soggetti presenti oggi in Amministrazione. All’ora si stabilì di costituirsi in tutti quei procedimenti che riguardavano danni all’immagine dell’Ente. Si intese operare secondo principi di trasparenza, legalità e imparzialità vista la necessità di promuovere iniziative volte a testimoniare l’estraneità dell’Ente da logiche affaristico criminali. Non credo che oggi l’Ente si voglia sottrarre dal costituirsi  sulla richiesta di rinvio a giudizio per reati che, almeno stando all’accusa, sono di una gravità inaudita. Si  parla di loculi venduti come Totò E LA Fontana di Trevi, concubine, hashish e posti di lavoro pubblici in cambio di silenzio.  Non costituirsi sarebbe come ammettere di voler operare secondo principi non estranei a quelle logiche affaristico criminali richiamate nell’atto deliberativo del Consiglio comunale. Un tradimento verso gli elettori. E poi, che figura farebbe il Comune di fronte alle tante associazioni che si costituiranno in rappresentanza dei cittadini di Ardea?

Credo che l’Amministrazione – prosegue Porcelli – non ometterà di procedere secondo quanto stabilito. Diversamente ogni cittadino sarà legittimato a credere che ci si trovi di fronte ad una casta che colpisce i più deboli con l’arroganza di una politica che nessuno vuole più. I giovani senza lavoro, famiglie che non arrivano a far quadrare i conti e tanta diversità sociale. Saranno loro a giudicare chi oggi ometterà di rappresentarli. Personalmente ci sarò e sarò dalla parte dei cittadini”.

Ricordiamo per dovere di cronaca che un’accusa non equivale a una condanna, e che le prove di un eventuale illecito di formeranno solo in sede processuale. Al di la dell’aspetto giudiziario, che attiene alle singole persone e va maneggiato con grande delicatezza, resta comunque il problema politico, che invece interessa le Istituzioni. Vedremo nei prossimi giorni quali saranno le decisioni prese.