
La maggioranza apre la seduta in ritardo, poi la sospende subito per un chiarimento interno. Solo dopo si va al voto, e il documento viene approvato
Il Faro on line – C’è un dato politico, uno tecnico e uno amministrativo nell’approvazione che ieri il Consiglio comunale ha fatto del rendiconto 2011 e dell’assestamento di Bilancio 2012. Partiamo da quello tecnico: si è capito che le entrate non sono sufficienti per portare a termine tutti gli investimenti previsti, che le stime fatte prima dell’estate erano tarate al rialzo e che dunque ci sarà bisogno di allocare alcune risorse in particolari settori lasciando indietro altri. Si è anche capito che eventuali avanzi sul conto del Comune, a causa della spending review e della necessità di rimanere nei limiti imposti dal cosiddetto patto di stabilità, non potranno essere impiegati. Raggiunta una certa soglia di spesa, infatti, i Comuni non hanno più la facoltà di far uscire denaro, anche se ce l’hanno in cassa. Fatto sta che questo è un bilancio “di lacrime e sangue”, con poco spazio per gli investimenti. Ecco perché è fondamentale individuare bene i capitoli di spesa e assegnare priorità evidenti, evitando così il rischio di restare poi ingessati dalla burocrazia.
Sotto il profilo amministrativo il dato è che comunque questo Bilancio, strumento indispensabile per il prosieguo dell’attività sul territorio, è passato entro i tempi previsti. Va sottolineato, perché è un fatto che molti Comuni italiani siano ancora alle prese con l’approvazione del bilancio di previsione 2012 pur essendo già ad ottobre.
Il dato politico è tutto dentro la maggioranza, e parla di uno scontro piuttosto evidente. L’apertura e la successiva sospensione dell’assise a stretto giro di posta, con tanto di riunione di maggioranza convocata “al volo”, testimonia come la temperatura all’interno della compagine di governo fosse arrivata a livelli di guardia. E’ chiaro che in momenti di vacche magre la scelta di come utilizzare i fondi a disposizione diventa anche una prova di forza, politica s’intende, tra diversi partiti o tra correnti interne a uno stesso partito. Questo è ciò che è successo ieri, e l’approvazione del Bilancio non deve ingannare: i problemi esistono e saranno chiariti nelle prossime ore; ieri, infatti, non ci è sfuggita una serie di rapidi incontri post-assise con consiglieri piuttosto scuri in volto. Ora sarà il momento dei comunicati: maggioranza e opposizione entreranno nel dettaglio di carte che, per ora, hanno visto solo loro. Da sottolineare il fatto che non sia stata aumentata l’aliquota Imu sulla prima casa, che rimane al minimo come pochi altri Comuni in Italia (4×1000), e che siano state salvaguardate sia la spesa per il sociale e per il trasporto pubblico per la parte corrente, sia le spese in conto capitale relative alle scuole e alla manutenzione ordinaria delle strade comunale. Su altri capitoli, però, il “taglio” si farà sentire.
Angelo Perfetti