Continua la distribuzione di prodotti aproteici

29 ottobre 2012 | 19:17
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Continua la distribuzione di prodotti aproteici

Il Faro on line – “Ci impegniamo a fare quanto di nostra competenza per assicurare le risorse che consentano anche in futuro la continuazione dell’erogazione gratuita dei prodotti aproteici ai malati di reni”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, Aldo Forte, a margine della riunione che ha convocato con i rappresentanti di Federfarma e dell’Associazione malati di reni onlus in seguito alla paventata sospensione della distribuzione di prodotti alimentari aproteici da parte delle farmacie del Lazio. “Si tratta di un tema – ha aggiunto Forte – sul quale l’assessorato ha già dimostrato la propria attenzione e il proprio impegno in passato, aumentando gli stanziamenti dai tre milioni del 2010, ai 3,7 del 2011 fino ai quattro milioni di quest’anno. D’altronde, è un intervento che consideriamo strategico. Un vero e proprio modello da portare ad esempio per quanto riguarda l’integrazione socio-sanitaria, con il quale offriamo un servizio più appropriato che ritarda l’ingresso in dialisi dei malati di reni e incide in positivo sulla qualità della loro vita. Senza trascurare – conclude Forte – i vantaggi che apporta anche nell’ambito dell’ottimizzazione delle risorse, se si considera che un mese di dieta aproteica costa 120 euro, mentre un mese di dialisi ben 2.500”.

“Comunicheremo immediatamente alle farmacie di non interrompere l’erogazione dei prodotti aproteici. – ha dichiarato a conclusione dell’incontro il segretario di Federfarma Lazio, Giuseppe Palaggi – L’incontro è stato utile per ottenere dalla Regione quelle rassicurazioni che le farmacie del Lazio ci chiedevano sia sul 2012 che sul 2013”. “Prendiamo atto dell’impegno dell’assessore. – ha aggiunto Roberto Costanzi dell’Associazione malati di reni – Scongiurare la sospensione del servizio è il risultato che ci attendevamo da questo incontro, anche perché a seguito della comunicazione di Federfarma si era generata una certa preoccupazione tra i circa 5mila malati di reni cronici del Lazio, per i quali – ha concluso – quella a base di prodotti alimentari aproteici costituisce una dieta indispensabile”.