Polverini, al voto entro gennaio

30 ottobre 2012 | 19:03
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Polverini, al voto entro gennaio

Il Faro on line – Le elezioni anticipate per il rinnovo dei consigli regionali di Lombardia e Lazio, travolti da una serie di scandali, potrebbero tenersi in un’unica data nel gennaio 2013. “A questo punto credo sia necessario andare a votare a gennaio, in una unica giornata assieme alla Lombardia – ha dichiarato la presidente della Regione Lazio Renata Polverini -. Non si può che andare a votare per 50 consiglieri regionali – ha aggiunto la Polverini –  auspicando il taglio dei consiglieri regionali da 70 a 50. Auspico una convocazione del Consiglio regionale del Lazio per effettuare le modifiche, come già avevo scritto al presidente Mario Abbruzzese, che mi auguro abbia concluso le sue verifiche politiche”.

Nella giornata di oggi il presidente dimissionario della Lombardia Roberto Formigoni ha incontrato il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri. Nella riunione si è discusso della data possibile per il voto, dopo che il consiglio regionale lombardo ha votato il proprio scioglimento la settimana scorsa. Il ministro, hanno detto le fonti, si è impegnata a portare la questione in Consiglio dei ministri. Secondo lo statuto lombardo, è infatti il prefetto a indire le elezioni. L’indicazione di massima è per il voto a gennaio, ha detto la fonte del Viminale, ma bisognerà prima sbrogliare alcuni nodi per la coincidenza di alcune scadenze dell’iter elettorale con le festività natalizie.

“Domani è l’ultimo giorno utile per tenere le elezioni regionali il 16 dicembre – ha sottolineato il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti – garantire i 45 giorni di campagna elettorale e scongiurare il rinvio del voto. Per questo faccio l’ultimo appello alla Polverini per voltare pagina e restituire la parola ai cittadini. A chi in queste settimane – ha continuato Zingaretti  – ha avanzato impedimenti e richieste di chiarimenti giuridici prima di indire la data delle elezioni chiedo cosa abbia fatto per arrivare ad una soluzione positiva. La risposta è: nulla. Si è soltanto perso tempo per rimandare una scelta non solo possibile ma necessaria, come evidenziato inequivocabilmente dal governo nonché dai pronunciamenti chiarissimi della Corte Costituzionale e dell’Avvocatura di Stato”.

“I richiami del governo Monti, il quadro normativo, i pronunciamenti dell’avvocatura di stato,  gli appelli delle forze sociali e delle categorie produttive, ma soprattutto il rispetto per i cittadini –  ha dichiarato il segretario del Pd del lazio, Enrico Gasbarra – dovrebbero indurre la presidente della regione a fissare al 16 dicembre la data del voto,  è inaccettabile tenere dentro una camicia di forza il Lazio che di giorno in giorno precipita in fondo a tutte le classifiche per qualità della vita, per numero di disoccupati, per numero di imprese fallite, per il livello dell’assistenza sanitaria e per l’oppressione burocratica e fiscale”.
Marco Staffiero