Rifiuti: Federlazio scrive al Sindaco Alemanno

31 ottobre 2012 | 15:38
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Rifiuti: Federlazio scrive al Sindaco Alemanno

Il Faro on line – Federlazio-Ambiente ha scritto una lettera al Sindaco di Roma Gianni Alemanno in riferimento alla notizia, apparsa nei giorni scorsi sulla stampa, in cui si rendeva noto che Roma Capitale si accingerebbe a pubblicare un bando di gara sul “modello Napoli” per il trasferimento, per almeno 1200 tonnellate/giorno, all’Estero (Germania, Olanda) o in altre regioni italiane, dei rifiuti solidi urbani non trattati (il cosiddetto “tal quale”), finché la raccolta differenziata non sarà al 50%. Se ciò venisse confermato, rappresenterebbe “una triste notizia e una pagina non edificante dell’Amministrazione Pubblica a Roma e nel Lazio. Purtroppo la realtà che essa prefigura è proprio l’esatto contrario di ciò che la scrivente Federlazio ha a più riprese e in tempi non sospetti auspicato”.

In più occasioni Federlazio-Ambiente è intervenuta sulla questione, in particolare con un proprio studio presentato nel novembre 2010 (“Stato e prospettive dei rifiuti solidi urbani a Roma e nel Lazio”) in cui non soltanto si rappresentava lo stato di avanzamento del sistema impiantistico a Roma e nel Lazio, ma si definivano con precisione i contenuti e i metodi per un suo possibile completamento, il cui costo ammontava ad almeno 650 milioni di Euro, con rilevanti ricadute in termini di sviluppo e di occupazione. Auspicando anche una mobilitazione del sistema creditizio da parte della Regione Lazio e di Roma Capitale per sostenere gli imprenditori impegnati nei relativi investimenti senza costi a carico  della finanza pubblica.

“Purtroppo dobbiamo registrare – si legge nella lettera inviata al Sindaco – che il Piano di Gestione Regionale dei Rifiuti, approvato nel gennaio 2012, è rimasto sulla carta mentre il palleggio delle responsabilità dell’ultimo anno sulla individuazione della cosiddetta discarica provvisoria, sembra aprire la via di una nuova e più grave emergenza contrassegnata sia dalla prospettiva di uno spreco di risorse che potrebbero, se impiegate in loco, produrre più sviluppo ed occupazione; sia  da un sovraccosto ben superiore ai trenta milioni di Euro annui fin qui annunciati; sia da un gratuito e non richiesto sostegno all’economia di altri Paesi; sia dal rischio di aggravare una situazione di potenziale arretratezza tecnologica”.

Tutto ciò è avvenuto anche a causa del carente confronto negli ultimi anni fra i vertici istituzionali di Roma, quelli della Regione e le forze del mondo produttivo, imprenditoriali in primo luogo. Da qui l’appello al Sindaco da parte di Federlazio-Ambiente di “aprire le finestre di Roma Capitale ad una nuova fase di confronto costruttivo con le forze reali della società, dalla quale possano scaturire quelle soluzioni alternative che la Federlazio aveva a suo tempo proposto, tali da scongiurare l’applicazione a Roma del ‘modello Napoli”. La lettera si conclude confermando la massima disponibilità di Federlazio  ad ogni ulteriore approfondimento.