Rischio idraulico, il Comitato di Quartiere Palocco al fianco dei cittadini
āDiffidiamo il Comune dal rilascio di ulteriori permessi di costruzione nel territorioā
Il Faro on line ā āLa Regione stanzi i fondi richiesti dal Cbtar per la messa in sicurezza idraulica del comprensorio di Casalpalocco e delle aree limitrofeā.Ā Eā il monito del Comitato di Quartiere Palocco, (inserito nella Consulta dei Comitati di Quartieri del Municipio XIII), che ha inviato una lettera agli organi competenti dopo aver raccolto le lamentele di numerosi residenti del quartiere.Ā
āCome si ricorderĆ ā si legge in un comun icato stampa ā la copiosa precipitazione meteorica del 20 ottobre 2011 ha nuovamente evidenziato la condizione di estrema criticitĆ idraulica del territorio causando vasti allagamenti e lāesondazione, in localitĆ infernetto, del canale Palocco (il maggiore dei canali di bonifica), causando la morte di un cingalese travolto da unāonda di acqua e fangoā.
āA termine di finalitĆ statutarie, la responsabilitĆ dellāesondazione ĆØ del Consorzio di Bonifica del Tevere e Agro Romano (Cbtar) cui spetta il compito di mantenere in perfetto stato di efficienza il sistema dei canali di bonifica e dellāeffettuazione di una serie di altre attivitĆ di progettazione ed esecuzione di opere di bonifica ed irrigue aventi funzione anche di difesa del suolo da esondazioniā.Ā
āCon una lettera del 9 novembre 2011, il Cbtar ha richiesto al Dipartimento Territorio della Regione Lazio, da cui dipende per i finanziamenti, uno stanziamento di 30 milioni di euro per la risoluzione delle problematiche idrauliche degli insediamenti densamente abitati di Madonnetta, Axa, Casalpalocco, e Infernetto con la messa in sicurezza del Bacino delle Acque Alte di Ostia che ĆØ formato dal canale principale di Palocco e da una serie di canali che vi affluiscono tramite la realizzazione di opere di messa in sicurezza. Le opere proposte prevedono interventi sul Canale Madonnetta, su alcuni suoi influenti e sul Canale Balocco. Successivamente, il Cbtar ha reso noto che a causa della ormai evidente insufficienza dei canali di bonifica, non ĆØ piĆ¹ in grado di rilasciare pareri positivi ai nulla osta che devono obbligatoriamente essergli richiesti per il rilascio di nuovi permessi di costruzione nel territorio in oggettoā.
āLāinsufficienza dei canali di bonifica ha avuto una accelerazione nel corso dellāultimo decennio a causa di un rilascio non sostenibile di licenze di costruzioni senza una parallela crescita e potenziamento delle reti di raccolta e convogliamento delle acque fognarie e meteoriche. Parimenti nulla ĆØ stato fatto per ampliare la calibratura dei canali di bonifica che oggi dovrebbero raccogliere e contenere, fino allāarrivo al mare, una quantitĆ almeno cinque volte maggiore a dieci anni fa quando veniva invece semplicemente assorbita dal terreno agricolo non ancora urbanizzatoā.
āLa situazione di āestrema criticitĆ ā e della ormai insufficiente calibratura dei canali di bonifica sono state ampiamente riconosciute dal Cbtar, dalla Protezione Civile e da Risorse per Roma Spa. Per questo motivo diffidiamo il Comune dal rilascio di ulteriori permessi di costruzione nel territorio in questione fino allāavvenuta messa in sicurezza idraulica dello stesso. Ogni ulteriore permesso di costruzione avrebbe infatti lāinevitabile effetto di ridurre il residuo terreno agricolo che puĆ² assorbire il 90% dellāacqua meteorica. Questa si riverserebbe invece negli giĆ insufficienti canali di bonifica con conseguente aumento del rischio di allagamenti con gravi danni al territorio alle cose e alle personeā.
āPer quanto sin qui esposto, ĆØ evidente che la responsabilitĆ civile e penale per futuri ulteriori allagamenti, che si configurerebbero come disastri colposi, sarĆ imputabile solo agli enti che non dovessero nei fatti dare seguito alla richiesta di immediate messa in sicurezza del territorio indicato ed ignorare la diffida dal concedere ulteriori permessi di costruzione fino alla completata messa in sicurezza. Non sarĆ difatti invocabile alcuna eccezionalitĆ dei fenomeni atmosferici considerato che allagamenti nel territorio si sono verificati con una periodicitĆ molto ravvicinata ovvero nel 2002, nel 2006, 2008 e nel 2011 che ne fanno invece un evento ricorrente per il quale si impongono quindi atti di prevenzione da parte delle amministrazioni competenti ormai perfettamente a conoscenza delle cause, delle azioni di prevenzione necessarie e della loro urgenzaā.