Rischio idraulico, il Comitato di Quartiere Palocco al fianco dei cittadini

31 ottobre 2012 | 18:00
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Rischio idraulico, il Comitato di Quartiere Palocco al fianco dei cittadini

ā€œDiffidiamo il Comune dal rilascio di ulteriori permessi di costruzione nel territorioā€

Il Faro on line ā€“ ā€œLa Regione stanzi i fondi richiesti dal Cbtar per la messa in sicurezza idraulica del comprensorio di Casalpalocco e delle aree limitrofeā€.Ā Eā€™ il monito del Comitato di Quartiere Palocco, (inserito nella Consulta dei Comitati di Quartieri del Municipio XIII), che ha inviato una lettera agli organi competenti dopo aver raccolto le lamentele di numerosi residenti del quartiere.Ā 

ā€œCome si ricorderĆ  ā€“ si legge in un comun icato stampa ā€“ la copiosa precipitazione meteorica del 20 ottobre 2011 ha nuovamente evidenziato la condizione di estrema criticitĆ  idraulica del territorio causando vasti allagamenti e lā€™esondazione, in localitĆ  infernetto, del canale Palocco (il maggiore dei canali di bonifica), causando la morte di un cingalese travolto da unā€™onda di acqua e fangoā€.

ā€œA termine di finalitĆ  statutarie, la responsabilitĆ  dellā€™esondazione ĆØ del Consorzio di Bonifica del Tevere e Agro Romano (Cbtar) cui spetta il compito di mantenere in perfetto stato di efficienza il sistema dei canali di bonifica e dellā€™effettuazione di una serie di altre attivitĆ  di progettazione ed esecuzione di opere di bonifica ed irrigue aventi funzione anche di difesa del suolo da esondazioniā€.Ā 

ā€œCon una lettera del 9 novembre 2011, il Cbtar ha richiesto al Dipartimento Territorio della Regione Lazio, da cui dipende per i finanziamenti, uno stanziamento di 30 milioni di euro per la risoluzione delle problematiche idrauliche degli insediamenti densamente abitati di Madonnetta, Axa, Casalpalocco, e Infernetto con la messa in sicurezza del Bacino delle Acque Alte di Ostia che ĆØ formato dal canale principale di Palocco e da una serie di canali che vi affluiscono tramite la realizzazione di opere di messa in sicurezza. Le opere proposte prevedono interventi sul Canale Madonnetta, su alcuni suoi influenti e sul Canale Balocco. Successivamente, il Cbtar ha reso noto che a causa della ormai evidente insufficienza dei canali di bonifica, non ĆØ piĆ¹ in grado di rilasciare pareri positivi ai nulla osta che devono obbligatoriamente essergli richiesti per il rilascio di nuovi permessi di costruzione nel territorio in oggettoā€.

ā€œLā€™insufficienza dei canali di bonifica ha avuto una accelerazione nel corso dellā€™ultimo decennio a causa di un rilascio non sostenibile di licenze di costruzioni senza una parallela crescita e potenziamento delle reti di raccolta e convogliamento delle acque fognarie e meteoriche. Parimenti nulla ĆØ stato fatto per ampliare la calibratura dei canali di bonifica che oggi dovrebbero raccogliere e contenere, fino allā€™arrivo al mare, una quantitĆ  almeno cinque volte maggiore a dieci anni fa quando veniva invece semplicemente assorbita dal terreno agricolo non ancora urbanizzatoā€.

ā€œLa situazione di ā€˜estrema criticitĆ ā€™ e della ormai insufficiente calibratura dei canali di bonifica sono state ampiamente riconosciute dal Cbtar, dalla Protezione Civile e da Risorse per Roma Spa. Per questo motivo diffidiamo il Comune dal rilascio di ulteriori permessi di costruzione nel territorio in questione fino allā€™avvenuta messa in sicurezza idraulica dello stesso. Ogni ulteriore permesso di costruzione avrebbe infatti lā€™inevitabile effetto di ridurre il residuo terreno agricolo che puĆ² assorbire il 90% dellā€™acqua meteorica. Questa si riverserebbe invece negli giĆ  insufficienti canali di bonifica con conseguente aumento del rischio di allagamenti con gravi danni al territorio alle cose e alle personeā€.

ā€œPer quanto sin qui esposto, ĆØ evidente che la responsabilitĆ  civile e penale per futuri ulteriori allagamenti, che si configurerebbero come disastri colposi, sarĆ  imputabile solo agli enti che non dovessero nei fatti dare seguito alla richiesta di immediate messa in sicurezza del territorio indicato ed ignorare la diffida dal concedere ulteriori permessi di costruzione fino alla completata messa in sicurezza. Non sarĆ  difatti invocabile alcuna eccezionalitĆ  dei fenomeni atmosferici considerato che allagamenti nel territorio si sono verificati con una periodicitĆ  molto ravvicinata ovvero nel 2002, nel 2006, 2008 e nel 2011 che ne fanno invece un evento ricorrente per il quale si impongono quindi atti di prevenzione da parte delle amministrazioni competenti ormai perfettamente a conoscenza delle cause, delle azioni di prevenzione necessarie e della loro urgenzaā€.