Cittadinanza, tutti uniti contro la discriminazione

1 novembre 2012 | 00:57
Share0
Cittadinanza, tutti uniti contro la discriminazione

A Roma la Conferenza internazionale. Tra i presenti anche i delegati Unicef di Civitavecchia

Il Faro on line ā€“ SƬ ĆØ tenuta mercoledƬ 24 ottobre a Roma la Conferenza internazionale ā€œCombattere la discriminazione e favorire lā€™inclusione sociale nelle cittĆ : promuovere il cambiamento attraverso la cooperazione e la creazione delle retiā€, nel corso della quale sono stati illustrati i risultati del progetto ā€œDICI ā€“ La discriminazione nelle cittĆ : raggiungere il cambiamento attraverso la cooperazioneā€.

DICI eā€™ un progetto transnazionale, co-finanziato dalla Commissione Europea e realizzato in Italia e Germania con lā€™obiettivo di promuovere il dialogo e la condivisione delle informazioni nelle cittĆ  e tra le cittaā€™, valorizzando il ruolo dei Comuni, mettendo in evidenza le buone pratiche adottate nella lotta contro la discriminazione in ambito urbano, mirando ad accrescere la consapevolezza sul tema della discriminazione con Ā lā€™obiettivo finale di proporre nuovi approcci a livello locale per combattere efficacemente la discriminazione su base etnica, razziale o nazionale.

Il progetto ha coinvolto otto cittĆ  italiane (Torino, Padova, Prato e Ragusa) e quattro tedesche (Colonia, Lipsia, Wuppertal e Potsdam) ed ĆØ stato coordinato da Cittalia, la Fondazione di ricerche dellā€™ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani).

I relatori hanno illustrato le similitudini e le differenze riscontrate tra le cittĆ  che hanno partecipato al progetto: quel che ĆØ emerso rispetto al panorama italiano ĆØ che nelle strategie di contrasto alle discriminazioni lā€™apporto del Terzo Settore ĆØ fondamentale per le Amministrazioni comunali; il Terzo Settore ĆØ generalmente piĆ¹ emancipato rispetto a questā€™ultime che invece sembrano restie a riconoscere lā€™esistenza e lā€™entitĆ  dei fenomeni discriminatori sul territorio locale.

Tra i passi che i Comuni dovrebbero intraprendere nellā€™elaborare strategie di contrasto alle discriminazioni, citiamo i seguenti:

1. rendere visibile lā€™invisibile, parlando della discriminazione e offrendo spazi di confronto tra ā€œvittime e carneficiā€

2. creare spazi per le denunce e provvedere alla raccolta dei dati e al monitoraggio del fenomeno

3. utilizzare un approccio integrato alla tematica e investire sullā€™importanza di lavorare in rete, soprattutto con il Terzo Settore e coinvolgendo le associazioni di immigrati

4. riconoscere che le discriminazioni comportano delle responsabilitĆ  di cui ciascuno deve farsi carico; tutti hanno il proprio ruolo nel contrastarle (ā€œempowermentā€ della popolazione)Dalla Conferenza ĆØ inoltre emerso come la cittadinanza sia la premessa per lā€™esercizio dei diritti fondamentali della persona e di conseguenza sia uno dei presupposti per prevenirne la discriminazione.

In Germania, paese virtuoso in questā€™ambito, Ā ĆØ cittadino chiunque nasca sul suolo tedesco da genitori stranieri purchĆ© almeno uno dei genitori risieda legalmente e abitualmente nel Paese e goda del permesso di soggiorno a tempo indeterminato.

Il Comitato italiano per lā€™UNICEF attraverso la Campagna IO COME TU promuove lā€™eguaglianza dei diritti di tutti i minorenni che si trovano sul territorio italiano ed il dialogo sul diritto di cittadinanza: il diffondersi di iniziative come lā€™attribuzione della cittadinanza onoraria ai figli di immigrati che sono nati e/o che vivono sul territorio locale ĆØ certamente il segnale che la societĆ  ĆØ pronta per una riforma della Legge 91/1992 che Ā faciliti lā€™acquisizione della cittadinanza italiana per le Seconde generazioni.