Il “day after” a Passo della Sentinella

2 novembre 2012 | 03:36
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Il “day after” a Passo della Sentinella

I residenti di Fiumara Grande: “La Protezione civile ci aveva detto che era tutto sotto controllo. Poi si è scatenato l’inferno”. Tre cani muoiono fulminati dalla corrente

Il Faro on line – Nel “day after” i residenti di Passo della Sentinella – ancora intenti, stracci in mano, ad asciugare quanto possibile – tracciano un bilancio della giornata infernale. Ed escono alcuni dettagli tanto interessanti quanto inquietanti, riguardanti la gestione della Protezione civile sul territorio. “Innanzitutto alle 19 di mercoledì – raccontano alcuni residenti – intuendo che la situazione si stava facendo preoccupante, abbiamo parlato con gli uomini della Protezione civile che stavano nel quartiere, ma ci hanno detto di rientrare nelle case perché la situazione era sotto controllo, e di non preoccuparci. Poi, a notte fonda, l’evacuazione improvvisa, con famiglie intere, mamme e bambini in strada in mezzo all’acqua”.

Primo punto da chiarire: di quale Protezione civile parlano i residenti? “Eravamo preoccupati – ci spiegano – non gli abbiamo chiesto di qualificarsi. Ci hanno rassicurato e siamo rientrati. Poi c’è stato il delirio…”
Sarà bene fare luce su chi non è stato capace di prevenire ciò che poi è accaduto e che, per fortuna, non ha provocato guai più seri. Poi c’è stato qualche momento di tensione… “Era una situazione di emergenza totale, eravamo esasperati dal fatto di esserci ritrovati in emergenza pur avendo avvertito per tempo. L’acqua avanzava… Non era una situazione facile”.

Secondo punto da chiarire: l’energia elettrica. Era stato dato un “timing” per lo spegimento totale, ma evidentemente qualcosa è andato storto, perché non è stato rispettato. Più di qualcuno ha rischiato di lasciarci le penne, e alla fine le vittime sono state tre cani, fulminati da improvvise scariche di corrente.

Chi vi ha dato una mano? “In un primo momento – raccontano alcuni resdienti – praticamente nessuno. Poi verso mezzanotte si sono fatti vedere alcuni politici del posto, il sindaco, il presidente del Consiglio comunale, insieme ai vigili del Fuoco. Dopo ore è arrivata anche la Protezione civile regionale che è rimasta fino alle 19 di ieri, e sono stati presenti anche i vigili urbani di Fiumicino.

“Un ringraziamento speciale al responsabile della protezione Civile dell’Appio Claudio e al caposquadra dei pompieri Di Falchi – dice Andrea Ranaldi, Presidente del Comitato Borgo Fiumara Grande – Un grazie anche a Canapini, Gonnelli e Carsetti che intervenendo con i suoi mezzi ha evitato la completa inondazione nelle case. Sono stati tutti sul posto oltre le 4 di mattina e per questo li ringrazio a nome di tutta i residenti. Ora però c’è bisogno di un tavolo di confronto vero per risolvere la questione una volta per tutte. Ricordo che in questo quartiere vivono 725 persone in 300 case”.

“Alla fine – concludono altri residenti – dobbiamo dire grazie ai pompieri, alla protezione civile e ai vigili urbani, ma alla fine… perché all’inizio la notte che abbiamo passato non la auguriamo a nessuno”.

Ora però, passato il momento dell’emergenza, bisognerà andare a fondo sulle responsabilità. Intanto andando oltre il generico concetto di “protezione civile” e capendo bene chi ha fatto cosa, cioè chi ha operato bene e chi no; e anche sul discorso dei pompieri va fatta luce sulle cause che hanno portato all’aggressione di un vigile del fuoco mentre era nel pieno assetto operativo in una situazione di emergenza, quale possa essere stato il motivo scatenante per provocare la rabbia di coloro che in realtà erano gli stessi oggetto dell’aiuto. Poi c’è il discorso della corrente elettrica.

Certo ancora una volta Passo della Sentinella sconta colpe non sue, trovandosi a vivere emergenze che tali non dovrebbero essere, in quanto ampiamente avvertite sotto il profilo meteorologico e dunque gestibili, e trovando davanti un antemurale – peraltro “ritoccato” solo pochi mesi fa – che non è capace di fare il proprio dovere, che è quello di bloccare e frastagliare le onde. L’emergenza non può diventare la norma, e come ha sottolineato Ranaldi, “affrontare la questione Passo della Sentinella non è più rinviabile”.
Angelo Perfetti