Il Faro on line – “Prima di fine anno non c’è il tempo tecnico per fare le revisioni dinamiche delle liste elettorali. Complessivamente le operazione richiedono 43 giorni e poi si può partire ma dopo una serie di atti che richiedono altri giorni. Il 16 dicembre non ce la facciamo con i tempi. Il 23 è praticamente Natale, il 30 è Capodanno. Altra domenica utile sarebbe quella del 13 gennaio, ma significherebbe dire ai candidati di andare a fare campagna elettorale sotto l’Albero o insieme alla befana”. Sulla data delle elezioni nel Lazio, ma anche in Lombardia e Molise, interviene il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, che spiega che puntare alla prima data utile del nuovo anno “sarebbe assurdo anche perché bisognerebbe chiedere agli uffici elettorali e alla macchina organizzativa di lavorare anche durante le festività”.
”Il Ministro Cancellieri ribadisce anche oggi che la prima data utile per arrivare ad un election day quantomeno regionale e’ il 27 gennaio, perche’ non ci dimentichiamo che debbono andare al voto anche Lombardia e Molise, quindi io sto attendendo la sua decisione per adeguare quella che sara’ la mia scelta”. Cosi’ la governatrice dimissionaria della Regione Lazio, Renata Polverini, a Skytg24. ”Mi pare – ha rilevato la Presidente – che oggi si apra un dibattito sulla possibilita’ di andare al voto insieme alle politiche. Ieri Casini parlava di anticipare le politiche stesse, Alfano parla anche lui di una necessita’ di andare alle politiche non solo perche’ si risparmiano 100 milioni, ma perche’ evidentemente anche il quadro politico in quel momento sara’ piu’ chiaro”. Sul futuro politico dell’alleanza che governerà il Lazio fino alle elezioni, la Polverini ha ricordato la recente posizione presa dall’Udc nei confronti del Pdl regionale: “Non mi sembra una grande novità. L’Udc fece accordi con i singoli governatori. Oggi il quadro politico si è modificato, e le elezioni regionali in Sicilia aggiungono elemento di valutazione in più. Credo però che se l’Udc si riconosce nei valori in cui si riconoscono i moderati di questo Paese, a cominciare da quelli del Lazio, ci sia la possibilità di aprire a un nuovo soggetto che in questa fase intermedia possa mettere in campo un laboratorio nel Lazio. Magari in una Regione si può sperimentare una prima fase”.
“Sul Pdl c’è un grande dibattito, anche all’interno del partito stesso, che decide probabilmente di cambiare non soltanto nome e strategie, e quindi anche figure di rappresentanza. Mi auguro che dal Lazio possa partire un primo laboratorio di area dei moderati che si possono riconoscere in un soggetto nuovo. Certo – ha aggiunto – tutti coloro che non sentono di riconoscersi nella sinistra, perché dall’altra parte c’è uno schieramento fortemente caratterizzato a sinistra. A meno che non si decida che in questo Paese non si va avanti più sui valori e sulle idee ma per numeri. Se è così allora il problema cambia”. E sulle primarie del Pdl Polverini ha detto: “Non mi interessano direttamente. Mi interessa invece capire sulla base di cosa i candidati ci chiedono di impegnarci”. Sul suo futuro politico il governatore dimissionario ha preso tempo: “Adesso vedremo, di certo non mi disimpegno dalla politica. Vedremo se ci sono le condizioni per una candidatura nazionale. Io la mia esperienza di governo l’ho fatta. È finita male pur potendo io rivendicare importanti azioni amministrative”.
Marco Staffiero