Grande partecipazione venerdì al presidio dell’associazione-comitato no194 di Cerveteri all’ingresso dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia
Il Faro on line – Grande partecipazione venerdì al presidio dell’associazione-comitato no194 di Cerveteri all’ingresso dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia, atto a sensibilizzare la popolazione al genocidio causato dall’aborto legalizzato, appunto, dalla legge 194 del ’78. “E’ quasi superfluo ricordare – afferma Alessio Minadeo, Responsabile no194 Cerveteri – che l’aborto procurato è il frutto di ideologie prive di fondamento che tendono a non considerare più la realtà come fondamento della norma: per giustificare la legalizzazione dell’aborto si omette sistematicamente di condiderare il concepito come una persona umana nel suo stadio iniziale.
“L’essere umano, in tutta la sua esistenza terrena, è soggetto ad un continuo mutamento endogeno, ossia non indotto dall’esterno; questo sviluppo inizia esattamente con il concepimento, in quanto il gamete maschile e quello femminile, presi singolarmente, non hanno nessuna capacità di sviluppo ma, una volta unitisi, danno inizio all’evoluzione dell’essere umano che avrà termine con la morte.
“E’ stata una giornata di preghiera, di riflessione e di informazione, grazie alla nostra iniziativa il comitato no194 può contare su circa 100 nuovi volontari reclutati sia tra i cittadini di Civitavecchia, che tra i tanti cerveterani che hanno risposto al nostro appello nelle parrocchie e ci ha raggiunto con entusiasmo. Abbiamo in progetto di ripetere i presidi di informazione, sia davanti alle strutture sanitarie che a diverso titolo sono complici dell’aborto, sia con collaborazioni durature con le parrocchie del territorio ceretano, con un calendario di incontri e conferenze. Ringraziamo calorosamente i volontari vecchi e nuovi e quanti hanno partecipato all’iniziativa”.