Sotto di tre puntio chiude la gara 5 a 3. E sabato c’è il big match contro l’Orte che può valere il primo posto
Il Faro on line – Pazza, grandissima, mai doma, con un cuore enorme. Tutto e il contrario di tutto. La Futsal Isola vola superando una immensa Real Torgianese dopo quaranta minuti mai visti, nel quale riesce a maledire almeno una quindicina di volte un Sonda in versione Spiderman, di gran lunga il migliore in capo, a buttare via il primo tempo e metà del secondo per la solita “fregola” di strafare, prendere tre pali, farsi parare un rigore, gridare per alcune decisioni arbitrali clamorose e risorgere a dieci minuti dal termine vincendo una partita pazzesca, tirando fuori dal cilindro orgoglio, carattere e una voglia matta di lottare per un sogno che si chiama serie A.
LA PARTITA Mai visto. Il miglior biglietto da visita per il futsal. Il PalaDanubio è una bolgia. Dalla depressione cronica alla gioia incontenibile in dieci minuti. Adatto solo per chi non soffre di cuore. L’Isola parte forte ma è la Torgianese a passare. Kocic si fa trovare al posto giusto e buca Mazzuca. Uno a zero. La Banda Lattanzi ci mette un po’ a riprendersi. Imperato inizia il tiro al bersaglio, Sonda la prima delle quindici parate decisive del match. Veronesi, Luiz, Caviglia, Colaceci, Verrone, Gabi, capitan Imperato. È un assedio. Gli ospiti ripartono raramente, ma quando lo fanno vanno in gol. Minuto 15.04 Isola scoperta e De Moraes fa due a zero. Venti secondi e Kocic serve il tris. Un incubo. Gli All Blacks recriminano per un rigore grande come una casa, gli arbitri dicono no. Si continuano a macinare occasioni. Caviglia scheggia la traversa, Gabi fa grande Sonda. Ma è la Torgianese a essere pericolosissima: 1.40 da termine pasticcio dietro e Kocic incoccia il palo, che brivido.
SECONDO TEMPO Sotto tre a zero l’Isola inizia forte, ma c’è Sonda. Caviglia, Luiz e Veronesi sbattono ancora sul portierone ospite (un fenomeno). Come nel primo tempo l’Isola macina occasioni, la Torgianese è cinica. Ripartenza e Gabi è miracoloso a ribattere un tiraccio a colpo sicuro a Mazzuca ormai battuto. La Banda Lattanzi non s’arrende. Ci prova praticamente con tutti. Poi al sesto ha la palla per rientrare, Sonda atterra in area Gabi, cartellino giallo e rigore. Imperato calcia ma Sonda il marziano dice ancora no. È una maledizione. Gli ospiti spariscono dal campo, giocano solo gli All Blacks. Imperato a 9.21 dal termine alla quindicesima occasione buca finalmente il portierone ospite con una tiro chirurgico. Colaceci incoccia il palo, Veronesi ci va vicinissimo. Ma la svolta arriva con l’espulsione del numero uno per un atterramento fuori area di Veronesi. La partita cambia. Senza il suo giocatore più forte la Torgianese perde il bandolo della matassa. Il fenomeno Veronesi riporta a galla l’Isola a sei dal termine. Gabi fa impazzire il PalaDanubio al minuto 14.30. Tre a tre, incredibile. Ma non è finita. Colaceci ci mette lo zampone con un gol dei suoi e Gabi chiude i conti a trenta secondi dal termine. Il PalaDanubio è in piena overdose di adrenalina. L’Isola vince 5-3 per la terza volta consecutiva, ma questa è la più bella.
UNDER 21 DA SBALLO Un fine settimana da urlo. L’under 21 va a vincere fuori casa il derby contro la Finplanet Fiumicino rimontando un 2-0 che avrebbe tagliato le gambe a chiunque, non alla Banda Sannino. Isola senza tre pezzi da Novanta, Bonanno squalificato e gli infortunati Zangari e Nicoletti. Il copione è il solito, gli All Blacks a fare la partita, Finplanet rintanata dietro in attesa di ripartire e fare male. L’Isola ci prova ma Corsetti è un muro invalicabile. Alla prima vera azione i padroni di casa passano. Palla sporca sul secondo palo e Paradiso è battuto. Uno a zero. La Banda Lattanzi non demorde e continua a macinare gioco e occasioni. Ma la palla non entra. Secondo tempo in fotocopia. Prima azione buona per i padroni di casa e gol: 2-0. Partita finita? Macché. La Banda Sannino risorge e fa impazzire l’altra metà di Fiumicino. Lamanna accorcia. Salvatori (chiamato in fretta e furia dalla juniores di mister Colaceci per tamponare l’emergenza di formazione) fa il fenomeno e mette dentro il due a due. Poi entra in cattedra e di tacco propizia il 2-3 del sorpasso di Antonello Paradiso. Una sbornia di emozioni. Una partita da cardiopalma. L’Isola vince il derby. Uno spettacolo.