Questione Aipa… ridflessioni e pensieri

6 novembre 2012 | 00:54
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Questione Aipa… ridflessioni e pensieri

Riceviamo e pubblichiamo un intervento del presidente dell’associazione Associazione Civiltà

Il Faro on line – “Non abbiamo bisogno di pagare l’aggio a nessuno”. Questo è quanto aveva dichiarato il sindaco Carlo Eufemi alla stampanel novembre 2008, specificando che il Comune di Ardea ha una “gestione diretta dei tributi”. Veniva anche specificato che la struttura organizzata” funziona bene” ed eroga un servizio di qualità al cittadino, una struttura che fa il suo lavoro. Insomma, si legge… “non abbiamo bisogno di pagare l’aggio a nessuno per un compito che siamo in grado di svolgere noistessi”. 
E’ veramente inquietante, ma non abbiamo motivo di credere il contrario. Se il sindaco Eufemi ha dichiarato ciò, significa che il Comune di Ardea paga una unità organizzativa composta da dirigente e funzionari – con costi precisi per la comunità – ed è in possesso di notizie informatizzate e di archivi dati completi per verifiche  e non aveva alcun bisogno di affidare in appalto un servizio “già pagato”.Non serve far leggere ad altri ciò che già è nostro. Ciò che sgomenta e di questo sarebbe opportuno se ne interessassero gli organipreposti, le motivazioni poste a base dell’affidamento all’AIPA che è stato “elaborato” subito dopo queste dichiarazioni.La nostra associazione, che ha quale unico scopo quello di tutelare i cittadini, invita “tutti” ad un riflessione attenta.

Trattandosi di una vicenda a dir poco “singolare”, anche in ragione di dichiarazioni rilasciate autorevolmente dal capo dell’ Amministrazione uscente degno, quindi, di attendibilità, rimane difficile comprendere le motivazioni poste a base dell’affidamento avvenuto a pochi giorni dal voto. E’ stato affidato un servizio che si abbatterà sui cittadini con effetti disastrosi in termini economici, senza ovviamente giustificare quanti non pagano le tasse che potrebbero semplicemente  essere rilevati attraverso dati che già sono in possesso del Comune. A nostro sommesso parere il sindaco uscente, conscio della inutilità di caricare la città di ulteriori spese e tasse, non era d’accordo con l’affidamento in appalto di un servizio già esistente e pagato dai cittadini. Se così stanno le cose e non abbiamo motivo di non credere alle parole del sindaco uscente, vengono meno tutti i presupposti e motivazioni sulla base dei quali è stato attivato l’appalto che, stando alle dichiarazioni, sembrerebberappresentare un mero sperpero di denaro per la nostra comunità. Ma allora, chi ha voluto questo appalto che costerà ai cittadinimilioni di euro, continuando a pagare una UO già in bilancio? 

Facciamo appello a tutte le forze sociali, politiche ed istituzionali, affinché accendano un faro su questo ultimo episodio “moltosingolare” che potrebbe dare al nostro paese e cittadini il classico “colpo di grazia”.

Mauro Porcelli
Associazione Civiltà