Regione, il Pd scrive a Monti

8 novembre 2012 | 18:54
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Regione, il Pd scrive a Monti

Il Faro on line – Restituire ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti. Questa la richiesta che arriva oggi al presidente del Consiglio, Mario Monti, in una lettera inviata dai parlamentari del Pd Lazio per indire il voto alla Pisana, dopo il passo indietro dell’ex governatrice Renata Polverini. “Sono trascorsi ormai 42 giorni dalle dimissioni della presidente – scrivono deputati e senatori democratici – e non solo non è ancora stata fissata la data per le elezioni regionali, ma nulla è stato fatto per facilitare una soluzione e giungere, finalmente, ad una decisione chiara ed inequivocabile”. “Di fronte al perdurare di questo incomprensibile immobilismo – aggiungono, ci siamo sentiti in dovere di scrivere” questa lettera. L’obiettivo è rendere Monti partecipe del loro “sconcerto e della preoccupazione per le ricadute che questa situazione rischia di avere sulla reputazione delle istituzioni, – si legge nella lettera – sulla garanzia dei processi democratici e sulla vita quotidiana dei cittadini e delle imprese del nostro territorio, privati del riferimento di un fondamentale livello di governo”.

“Come lo stesso governo ha recentemente ribadito – continuano i parlamentari – bisogna procedere a una immediata indizione delle elezioni, che recepisca le indicazioni del decreto 174 del 2012”. Seguendo la strada tracciata dalla Corte costituzionale e dell’avvocatura dello Stato, che stabiliscono di andate al voto entro 90 giorni dalle dimissioni. Nel Lazio si è “già ben oltre i limiti massimi consentiti”, attaccano deputati e senatori. Che ricordano come la presidente dimissionaria possa “indire le elezioni per 50 consiglieri più uno, in deroga a quanto stabilito oggi dallo Statuto e della legge regionale”. Ipotesi confermata dagli stessi legali della Pisana. “Coerentemente con queste indicazioni – concludono – chiediamo un incontro urgente appellandoci al suo autorevole intervento per fornire elementi di ulteriore chiarezza, superare gli argomenti dilatori che, nonostante la loro palese insussistenza, tuttora permangono e restituire agli elettori e le elettrici del Lazio il diritto di scegliere i propri rappresentanti”.