Tar del Lazio: la Polverini indichi la data del voto entro 5 giorni

12 novembre 2012 | 18:25
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Tar del Lazio: la Polverini indichi la data del voto entro 5 giorni

I giudici della seconda sezione hanno accolto il ricorso dell’Mdc

Il Faro on line – Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso del Movimento in difesa del cittadino e ha disposto che il presidente uscente, Renata Polverini, indichi la data del voto entro cinque giorni, altrimenti dovrà intervenire il Viminale con un’eventuale nomina di un commissario ad acta per procedere alle elezioni regionali. I giudici della seconda sezione hanno accolto il ricorso dell’Mdc (assistito dall’avvocato Gianluigi Pellegrino) che chiedeva di ordinare al governatore laziale di far svolgere le elezioni entro 90 giorni dallo scioglimento del Consiglio regionale, avvenuto il 28 settembre. La Regione Lazio, ha fatto sapere in una nota, che “proporrà ricorso al Consiglio di Stato avverso la decisione del Tar del Lazio che risulta in totale contraddizione con le recenti pronunce della medesima sezione del Tar del Lazio con riferimento alle elezioni regionali del 2010”.  Il 31 ottobre scorso era stato lo stesso ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri a indicare come data probabile per l’election day in Lombardia, Lazio e Molise – le tre regioni che devono rinnovare Consiglio e Giunta – in un unico giorno, e non sarà nel 2012. La prima data utile sarebbe il 27 gennaio, giorno che però coincide con la giornata della memoria, per cui è probabile, sempre secondo il ministro, che la data venga spostata.

“La decisione del Tar- ha sottolineato il capogruppo del Pd alla Regione, Esterino Montino – che impone alla Polverini di indicare la data delle elezioni entro cinque giorni, travolge la diga di bugie alzata per non indire le elezioni entro i 90 giorni previsti dalla legge.  La sentenza del Tribunale amministrativo trasforma l’attuale esecutivo in un gruppo di abusivi. Ora non si perda altro tempo la Polverini faccia il suo dovere indichi la data delle elezioni che devono tenersi entro 90 giorni e non spenda soldi non suoi per per sfidare i giudici con ricorsi assurdi e infondati e proseguire ad  umiliare i cittadini del Lazio. Prenda atto che è  venuto il momento di sloggiare . Non faccia atti per perdere altro tempo e blocchi  l’operatività della sua Giunta e dei consigli d’amministrazione delle aziende regionali. Si vada al voto e subito: è ora che questo gruppo di abusivi – ha concluso Montino – lasci la Regione Lazio e vada a casa. La stagione fallimentare della Polverini è finita, la presidente se ne faccia una sacrosanta ragione e tolga il disturbo”.

“La gazzarra messa in scena dal centrosinistra e da alcuni organi di informazione sulla data delle elezioni è palesemente strumentale”. E’ quanto dichiara, in una nota, l’assessore alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici, Politiche della mobilità e Trasporti della Regione Lazio, Luca Malcotti. “A dispetto dei quotidiani comunicati stampa e del countdown di alcuni organi di informazione – sottolinea Malcotti – chi ha buona memoria ricorda la vicenda Marrazzo ma, forse, non tutti rammentano le date:  il presidente Marrazzo si dimise il 26 ottobre lasciando al vicepresidente Montino la gestione ordinaria. Montino pubblicò il decreto di indizione delle elezioni il 26 gennaio 2010, esattamente 103 giorni dopo le dimissioni del governatore, convocandole per il 28 e 29 marzo, 61 giorni dopo il decreto. Il tempo trascorso fra le dimissioni e le elezioni – ricorda Malcotti – furono dunque 164 giorni. La presidente Polverini per eguagliare la tempistica di Montino dovrebbe indire le elezioni il 6 gennaio fissando la data per il voto il 26 febbraio. Sono certo – conclude Malcotti – che la Polverini farà il decreto prima e che, dunque, impiegherà meno tempo di quello che ci mise il centrosinistra che oggi ulula”.
Marco Staffiero