Elezioni, il Consiglio di Stato sospende la decisione del Tar. Al voto il 10 marzo
Nell’atto, redatto dall’avvocato Federico Tedeschini, si sostiene come “l’indizione delle elezioni non può essere dunque qualificata ad un atto di amministrazione, ma deve essere sempre ritenuta atto politico vero e proprio”
Il Faro on line – Il Consiglio di Stato ha sospeso la decisione del Tar del Lazio con la quale si intimava al governatore del Lazio Renata Polverini di indire le elezioni entro questa settimana. Mercoledì il governatore dimissionario del Lazio aveva annunciato che sarebbe ricorso comunque al Consiglio di Stato “per dignità dell’istituzione, perché ritengo che quella sentenza sia non solo ingiusta, ma soprattutto in totale contraddizione con le sentenze precedenti che lo stesso Tar aveva emesso, sempre riguardanti le leggi regionali: Finché sono presidente, devo tutelare le istituzioni – ha spiegato – e quindi devo in ogni caso ricorrere; ciò non toglie che, come avevamo ampiamente detto sia io che il ministro Cancellieri nelle settimane scorse, stavamo trovando una data che potesse andare bene per noi del Lazio, che dal 28 settembre eravamo con il consiglio dimissionario, e in particolare per la Lombardia e il Molise per arrivare almeno a un election day regionale”.
Nell’atto, redatto dall’avvocato Federico Tedeschini, si sostiene come “l’indizione delle elezioni non può essere dunque qualificata e neanche lontanamente assimilata ad un atto di amministrazione, ma deve essere sempre e comunque ritenuta atto politico vero e proprio, sottratto, come tale, all’ordinario sindacato giurisdizionale proprio perché espressione della fondamentale funzione di direzione e di indirizzo politico del governo nazionale, oppure dei governi regionali”. Insomma, nelle 26 pagine dell’appello si sostiene “l’insindacabilità degli atti politici da parte del giudice amministrativo”. “La battaglia demagogica della sinistra sulla data per le elezioni del Lazio è finita oggi con la netta sconfitta di chi intendeva trascinare il Paese in una interminabile e costosa campagna elettorale: si voterà, dunque, il 10 marzo in un’unica tornata per il rinnovo dei consigli regionali”. Lo dichiara la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. “L’attacco forsennato – prosegue – che dal Pd è stato sferrato prima nei miei confronti e poi verso il ministro dell’Interno Cancellieri si è infranto oggi al Quirinale. Francamente dubito che gente tanto maldestra nel gestire situazioni così delicate, come quelle che riguardano le legittime competenze di un ente, possa candidarsi – conclude Polverini – a guidare una regione così importante come il Lazio”.