Sicurezza, aumentano i crimini nel Lazio

16 novembre 2012 | 18:44
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Sicurezza, aumentano i crimini nel Lazio

“Periodi di crisi economica trascinano dietro di sé le difficoltà di intere famiglie. Prova evidente è l’aumento delle rapine”

Il Faro on line – Aumentano in tutto il Lazio denunce e fatti criminosi, soprattutto rapine a mano armata e spaccio di stupefacenti. È quanto emerge dal rapporto 2011 “sullo stato della sicurezza e sull’andamento della criminalità nel Lazio”, realizzato dall’Osservatorio  sulla sicurezza e la legalità della Regione Lazio, presentato questa mattina alla stampa dall’assessore agli Enti locali e sicurezza,  Pino Cangemi, e dal presidente dell’Osservatorio, Rosario Vitarelli. Numeri alla mano, i fatti criminosi sono saliti da 284.511 casi nel 2010,   a 311.837 nel 2011.  L’82 per cento dei reati si è registrato nella sola provincia di Roma. Nel dettaglio i reati che hanno subito un maggiore incremento sono le rapine (da 2.711 a 3.617) con un aumento medio su tutto il territorio regionale del 30 per cento, e il traffico e lo spaccio di stupefacenti (+25 per cento). Quanto agli omicidi nel Lazio sono stati complessivamente 42, di cui 24 nella sola città di Roma. Di questi, circa la metà (11) sono dovuti a  conflittualita’ tra gruppi criminali; il resto ad aggressioni, liti familiari, o a seguito di rapine. Crescono anche le denunce per furto (+10 per cento) e  contro la persona. Oltre a Roma, i comuni del Lazio dove si sono registrati i maggiori reati contro il patrimonio (furti e rapine), sono Fiumicino e i principali centri del  litorale: Anzio, Nettuno, Pomezia, Ladispoli, Civitavecchia.

“L’incremento omogeneo dei fatti criminosi nelle cinque province del Lazio – ha dichiarato l’assessore Cangemi – è legato, da una parte, ad un aspetto positivo della nostra società: la presa di coscienza da parte dei cittadini dei propri diritti e della assoluta necessità di denunciarne ogni violazione. Come nel caso dei reati contro la persona, massimamente nei confronti delle donne, reati che, storicamente, morivano nel silenzio delle mura domestiche. Dall’altra parte, ad un aspetto purtroppo sociologicamente inconfutabile: i periodi di crisi economica trascinano dietro di sé le difficoltà, anche le più banali, di intere famiglie che, esasperate, ricorrono a stratagemmi per cercare di sbarcare il lunario. Prova evidente – ha continuato l’assessore – ne è l’aumento delle rapine (+20%) e l’incremento del traffico e spaccio di stupefacenti (+25%). Un dato per tutti vale la pena di analizzare e riguarda la Capitale. Il numero complessivo dei reati denunciati in Roma si è ridotto dai 221.370 del 2006 a 197.659 del 2011. In controtendenza il numero dei reati per danneggiamento che dal 2006 ha visto un aumento costante: da 15.937 del 2006 a 23.465 denunce del 2011. Fenomeno legato sicuramente alla movida romana e alla densità della popolazione, ma anche al numero sempre crescente di raduni, cortei e manifestazioni cui, forse, qualcuno dovrà porre rimedio. Quantomeno interrogarsi”.
Marco Staffiero