Buontempo: “Bene class action Codici contro Enel”
Codici ha depositato in Tribunale la prima azione collettiva nazionale contro il più grande operatore elettrico d’Italia, l’Enel, per le disfunzioni create dalla perturbazione nevosa della prima metà di febbraio 2012
Il Faro on line – “Le iniziative di azione collettiva risarcitoria avviate dalle associazioni dei consumatori sono uno strumento valido, soprattutto in seguito a eventi drammatici che hanno creato danni e disagi a cittadini e utenti. Accolgo, quindi, con grande interesse l’avvio di una ‘class action’ da parte dell’Associazione ‘Codici’ contro l’Enel per i disservizi emersi lo scorso inverno a causa del maltempo”. Lo ha detto l’assessore alle Politiche per la casa e Tutela dei consumatori della Regione Lazio, Teodoro Buontempo, nel corso di una conferenza stampa. Presente il segretario nazionale di ‘Codici’, Ivano Giacomelli. ‘Codici’ ha depositato in Tribunale la prima azione collettiva nazionale contro il più grande operatore elettrico d’Italia, l’Enel, per le disfunzioni create dalla perturbazione nevosa della prima metà di febbraio 2012. Iniziative simili sono state intraprese nei confronti di altre aziende, come ad esempio l’Ama. Sono tanti i cittadini che hanno segnalato non solo forti rallentamenti nella messa in opera del primo intervento Enel, avvenuto dopo circa 72 ore dai primi disservizi, ma anche ritardi di almeno quattro giorni nella divulgazione di informazioni alla cittadinanza coinvolta. Qualche dato diffuso da ‘Codici’: al 5 febbraio (fonte Enel) alle ore 14 le utenze ancora senza elettricità nel Centro-Sud risultavano essere 79.660, precisamente 67.000 nel Lazio, 1.000 nel Molise, 3.360 in Abruzzo, 3.500 in Campania, 2.900 in Abruzzo e 1.900 utenze in Campania.
“L’impiego di strumenti come la ‘class action’ – ha sottolineato Buontempo – deve diffondersi di più ed estendersi con maggiore incisività, oltre che ai privati, anche alle inefficienze della pubblica amministrazione e ciò allo scopo di mettere in primo piano il cittadino, sempre più penalizzato dalla mala gestione della cosa pubblica. Bisogna far capire che i cittadini hanno dei diritti che devono essere tutelati”. Ad oggi sono arrivate al ‘Codici’ centinaia e centinaia di deleghe ad agire di persone che hanno subìto sulla propria pelle i disagi di numerose inefficienze Enel, di scarsa operatività e di mancanza di azioni preventive atte a contenere una situazione già di per sé drammatica e critica. “In Italia – ha continuato Buontempo – la cultura del consumerismo e la necessità di tutelare i cittadini nei confronti delle aziende di servizi è ancora solo ai primi passi, mentre nel resto d’Europa si riserva al consumatore un’attenzione più adeguata a un Paese civile. In Italia, chi chiede la difesa dei propri diritti sembra quasi si debba vergognare, invece a vergognarsi dovrebbero essere i vertici aziendali e i dirigenti che ritengono i diritti violati dei consumatori un fastidio di cui è meglio non parlare”. Buontempo ha infine auspicato che la cultura del consumerismo possa essere “diffusa a tutti i livelli della società, a cominciare dalla scuola, affinché le future generazioni abbiano la consapevolezza che non ci deve essere alcun ‘potere’ che possa farla franca quando crea disagi al cittadino”.