Rifugiati, inaugurato il Centro Astalli

22 novembre 2012 | 17:59
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Rifugiati, inaugurato il Centro Astalli

Forte: “Nelle diverse strutture accogliamo oltre 9mila titolari o richiedenti asilo, di cui circa 1.700 relativi all’emergenza Nord Africa. E, per quanto riguarda i minori non accompagnati, ospitiamo il 20 per cento di quelli presenti in Italia”

Il Faro on line – “Sui rifugiati la Regione Lazio è stata da esempio anche per il resto del Paese. Nelle diverse strutture accogliamo oltre 9mila titolari o richiedenti asilo, di cui circa 1.700 relativi all’emergenza Nord Africa. E, per quanto riguarda i minori non accompagnati, ospitiamo il 20 per cento di quelli presenti in Italia. Più di Regioni come Veneto, Piemonte e Lombardia messe assieme”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, Aldo Forte, all’inaugurazione del nuovo Centro di accoglienza San Saba della Fondazione Centro Astalli avvenuta al termine dei lavori di ristrutturazione realizzati grazie al contributo della Regione Lazio nell’ambito del Piano Povertà e Sostegno all’Esclusione Sociale 2011 e di fondazione BNL, che hanno consentito di ampliare e migliorare gli spazi che daranno ospitalità a 34 rifugiati.

“Proprio in una riunione tenutasi ieri con alcuni rappresentanti dei rifugiati – ha aggiunto Forte – anche l’Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite ha riconosciuto il nostro impegno su questo tema. Questo centro, reso possibile all’interno del Piano regionale con cui abbiamo stanziato 10 milioni di euro contro le nuove e vecchie povertà nel Lazio, è un tassello che si aggiunge. E, in un momento in cui si sente parlare di welfare solo per i tagli, vuole essere anche un messaggio di speranza alle associazioni e ai volontari, che sono una delle maggiori ricchezze del nostro Paese, ed anche a chi lavora nelle istituzioni”.

“Purtroppo in passato, – ha poi continuato Forte – i rifugiati sono stati trattati come fantasmi. Invece, noi pensiamo che non siano un’emergenza, ma possano costituire una risorsa, come ad esempio per tanti piccoli Comuni del Lazio che si stanno spopolando. Vanno inseriti, però, in un programma di interventi finalizzati all’integrazione socio-lavorativa, perché se si fornisce solo vitto e alloggio non si può pensare di superare l’emergenza. Nel Lazio, con il progetto Prir, – ha spiegato Forte – abbiamo messo in piedi un nuovo sistema di governance per un’assistenza qualificata, che contempla corsi di lingua italiana, ne partiranno 60 dalla prossima settimana. E, grazie ai Fondi europei per i rifugiati, un’azione di matching tra domanda e offerta lavorativa in collaborazione con le Camere di Commercio, partendo dalle competenze dei rifugiati inserite in una banca dati”. All’inaugurazione erano presenti anche il presidente del Centro Astalli Padre Giovanni La Manna, il presidente della Fondazione BNL Paolo Mazzotto, il Vescovo ausiliare di Roma S.E. Monsignor Geurino Di Tora e il sindaco di Roma Gianni Alemanno.