“Il decreto di riordino delle province è un errore”

23 novembre 2012 | 18:12
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“Il decreto di riordino delle province è un errore”

Il Faro on line – Il Presidente della Provincia di Frosinone, Antonello Iannarilli è stato convocato per giovedì prossimo, 29 novembre, alle ore 14, per l’audizione  dinanzi all’Ufficio di Presidenza della Commissione affari costituzionali del Senato. “Ho chiesto, insieme al Presidente della Provincia di Latina – afferma Iannarilli – di essere sentito dalla Presidenza della Commissione per poter esprimere la mia posizione in merito agli effetti del decreto prima della sua conversione in legge. Come è ormai arcinoto sono molti i punti di questo provvedimento per i quali non riusciamo a trovare una reale utilità e, anzi, che giudichiamo profondamente dannosi. I criteri ragionieristici che hanno portato alla definizione di una Provincia che può continuare a esistere, in primis, mi sono apparsi immediatamente iniqui e fuorvianti. Si pensi che la Provincia di Frosinone e quella di Latina, sostanzialmente equipollenti in quanto a numero di abitanti, vedono soccombere quella pontina per pochi chilometri quadrati di estensione.

Inoltre, per effetto dello stesso decreto, la Provincia che invece mantiene tutti i diritti di esistenza perderebbe il capoluogo in favore di quella soccombente con gravissimo danno economico e notevoli disagi per la cittadinanza. Inoltre in più articoli è stato ravvisato, come esposto nei vari ricorsi che abbiamo presentato e promosso, il provvedimento del governo è in palese antitesi con i dettami costituzionali. Esporrò ufficialmente e dettagliatamente la nostra posizione nella convinzione che tale iniziativa contribuisca fattivamente a evitare un enorme errore che il governo Monti sta commettendo. Desidero anche ricordare per l’ennesima volta che sono convinto della necessità di riformare il sistema di governo dei territori italiani ma in modo che ciò avvenga per ogni livello amministrativo in progetto organico e effettivamente funzionale, nel rispetto dei diritti, anche democratici dei cittadini e di un criterio davvero efficace al risparmio di risorse pubbliche”.