Un convegno per presentare il progetto “Peer Education”

28 novembre 2012 | 18:59
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Un convegno per presentare il progetto “Peer Education”

Il Faro on line – “Giovani e benessere” è il titolo del convegno organizzato dall’assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Viterbo domani, giovedì 29, e venerdì 30 novembre nella sala conferenze di Palazzo Gentili, a conclusione del progetto “Peer Education”. “La Peer Education è quel metodo educativo in base al quale un piccolo gruppo di pari opera attivamente per informare ed influenzare il gruppo allargato dei coetanei – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Paolo Bianchini -. Si tratta di una strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di passaggio di conoscenze, di emozioni ed esperienze da parte di alcuni membri del gruppo ad altri membri di pari status; un intervento, secondo questa prospettiva, che mette in moto un processo di comunicazione caratterizzato da un’esperienza profonda ed intensa e da un forte atteggiamento di ricerca, di autenticità e di sintonia tra i soggetti coinvolti”.

Il progetto attivato dalla Provincia ha visto la collaborazione dei seguenti istituti superiori della Tuscia: Ipssar “Alessandro Farnese” di Caprarola; istituto tecnico, commerciale per geometri e liceo scientifico “Fabio Besta” di Orte; istituti “Galileo Galilei” e “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia; istituto “Pietro Canonica” di Vetralla; Ipssct e grafica pubblicitaria “Francesco Orioli” di Viterbo; Itigs “Leonardo Da Vinci” di Viterbo; istituto “Fratelli Agosti” di Bagnoregio; istituto magistrale “Santa Rosa” di Viterbo. Con l’approccio educativo della Peer Education gli allievi diventano soggetti attivi della propria formazione, non più solo recettori di contenuti, valori, esperienze trasferite dall’educatore. Questo avviene attraverso il confronto, lo scambio di punti di vista e la ricerca di possibili soluzioni a problemi esistenti, con la certezza di poter contare sulla collaborazione di adulti esperti. La Peer Education è partecipazione. Uno dei punti di forza di questo metodo, infatti, è la riattivazione della socializzazione all’interno del gruppo classe.

Il Peer, da solo, non trasforma nulla ma è stimolo stesso della partecipazione: la classe, durante gli interventi, è coinvolta ed esortata nell’elaborazione dei vissuti e delle esperienze. La strategia d’intervento prevede incontri di sensibilizzazione tematici diretti al gruppo classe, condotti da operatori professionisti con strategie interattive, e lo sviluppo di laboratori tematici di classe finalizzati alla promozione dell’autonomia e della consapevolezza degli adolescenti. I docenti esperti hanno promosso attività educative per migliorare e valorizzare la creatività e l’espressività dei giovani stimolando la crescita di valori fondati sul rispetto e la cooperazione. La base di partenza è stata una riflessione approfondita sul concetto di benessere, dalla quale sono state evidenziate delle tematiche specifiche di disagio affrontate con la presenza di docenti all’interno delle classi: disagio adolescenziale, dipendenze patologiche, relazioni tra coetanei e tra coetanei stessi e mondo degli adulti, sessualità e affettività, violenza e bullismo. 

“Attraverso il dibattito, la provocazione e la curiosità – conclude Bianchini – i giovani sono stati sollecitati ad esprimere le loro idee, a confrontarsi, a costruire significati positivi condivisibili. Durante le ore di laboratorio e gli incontri pomeridiani, poi, i ragazzi hanno prodotto materiale video su temi legati al benessere giovanile, che verrà presentato durante le due mattinate di convegno di domani e venerdì. Credo che questo evento possa essere inteso come un importante momento di confronto sul vissuto adolescenziale e di condivisione delle esperienze dei ragazzi protagonisti del progetto”.