“Al Senato nessun intervento a favore del decreto province”

29 novembre 2012 | 19:05
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“Al Senato nessun intervento a favore del decreto province”

Il Faro on line – “Oggi, in Commissione Senato dove sono stato udito – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Frosinone, Antonello Iannarilli – oltre a condividere a pieno le osservazioni avanzate dall’Upi, circa i gravi danni che il decreto Province causerebbe se fosse trasformato in legge così com’è, in relazione al declassamento dei nostri Enti al secondo livello e all’impossibilità della cittadinanza di praticare il sacrosanto diritto del controllo democratico su enti di area vasta; al dissennato taglio delle risorse per enti che devono garantire i servizi ai cittadini; le numerosissime incongruenze con i dettami della Costituzione che rendono il decreto, cosi com’è, sostanzialmente illegittimo; la follia di far decadere assessori in carica, molti dei quali legittimamente eletti dal popolo con un colpo di spugna e in spregio delle più sacre norme sancite dalla Carta  Costituzionale; ho chiesto con nettezza che il decreto Province – ha continuato Iannarilli  –  non venga trasformato in legge e saggiamente si lasci la materia al prossimo governo, affinché si possa redigere una norma seria e condivisa di revisione e riforma degli Enti locali, con la giusta progettualità e senza causare danni irreparabili. Quanto ha prodotto il Ministro è un dispositivo confuso i cui effetti sono solo dannosi. Con me tanti altri Presidenti di Provincia hanno chiesto alla maggioranza di bloccare il decreto anche perché su di esso pendono decine di ricorsi presso la Corte Costituzionale e la sua dichiarazione, certa, di incostituzionalità renderebbe il caos ancora più ingovernabile qualora fossero già in atto gli effetti di questo dissennato decreto. Nessun intervento ascoltato in audizione – ha concluso il Presidente Iannarilli –  comunque, è risultato totalmente a favore del decreto. Credo e spero che il governo se ne faccia una ragione e ascolti chi ogni giorno amministra i territori”.