Upi Lazio-Eures, quadro critico per l’economia del territorio
Le dinamiche più significative che emergono dal Rapporto 2012, che sarà presentato il 6 dicembre, evidenziano, come il reddito e i consumi delle famiglie siano stagnanti rispetto al 2009
Il Faro on line – L’analisi del quadro economico del Lazio contenuta nell’edizione 2012 del Rapporto UPI Lazio-Eures, che sarà presentato a Roma il prossimo 6 dicembre alle ore 10.30 presso la Sala del Garante per la protezione dei dai personali sita in P.zza Monte Citorio n.123/A – restituisce un quadro di forte criticità per l’economia delle famiglie e del sistema economico-produttivo laziale. Anche nel 2011 l’economia della regione ha risentito fortemente delle turbolenze finanziarie e dell’indebolimento del ciclo economico internazionale, che si sono riflettute sullo stato di salute del sistema economico-produttivo. Le dinamiche più significative che emergono dal Rapporto 2012 sullo stato delle Province del Lazio, evidenziano, inoltre, come anche a livello regionale il reddito e i consumi delle famiglie laziali siano stagnanti rispetto al 2009, a conferma della forte sofferenza economica. Dal Rapporto emerge anche con forza come a fronte di una dinamica trasversalmente negativa aumenti la disparità tra territori e tra le fasce di popolazione agiate e quelle più deboli. Disparità, questa, che investe anche il mercato del lavoro dove le donne e i giovani sono sempre più spesso costretti a scegliere tra disoccupazione, sottoccupazione e precarietà. Una luce sull’economia regionale viene invece dall’apertura internazionale riscontrabile nell’incremento delle esportazioni e del turismo.
“La preziosa pubblicazione dell’Eures quest’anno – afferma Antonello Iannarilli Presidente dell’UPI Lazio – assume un’importanza anche più pregnante. L’approfondita analisi degli aspetti della società del Lazio, soprattutto per quel che concerne la sfera economica, conferma e denuncia una situazione di allarmante ineguaglianza, da tutti percepita. Le considerazioni ormai improcrastinabili sulle cause di questo disastro – evidenzia Iannarilli – con ricadute dirette sulle motivazioni politiche, non possono prescindere da uno stato di disagio che non afferisce solo alla crisi globale ma si sostanzia nella ‘specialità’ di questa regione italiana, nella quale la presenza della Capitale non può più essere considerata un ‘particolare’. E’ormai di tutta evidenza, come il governo del territorio laziale sia sbilanciato fino all’eccesso, laddove la rappresentanza in seno al Consiglio regionale sia per la quasi totalità eletta da cittadini romani e quella del resto dei territori non possa che ritagliarsi, per norma, un ruolo men che marginale”.
Alla presentazione del Rapporto 2012 sullo stato delle Province del Lazio interverranno il Presidente dell’UPI Lazio e Presidente della Provincia di Frosinone Antonello Iannarilli, il Presidente dell’Eures Fabio Piacenti, e i principali rappresentanti delle organizzazioni produttive e sindacali e delle amministrazioni locali del Lazio: Angelo Camilli Vice Presidente di Unindustria Lazio; Enza Bufacchi Direttore della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) di Rieti; Claudio Di Berardino Segretario Regionale Cgil Lazio; Tommaso Ausili Segretario Regionale Cisl Lazio; Bruno Manzi Presidente dell’ Associazione Regionale delle Autonomie Locali del Lazio e di Legautonomie Lazio. Sono stati invitati i Presidenti delle Province del Lazio: Armando Cusani (Latina), Fabio Melilli (Rieti), Nicola Zingaretti (Roma), Marcello Meroi (Viterbo), i Vice Presidenti dell’UPI Lazio, Alvaro Balloni e Renato Panella, i Presidenti di AICCRE Lazio, ANCI Lazio, UNCEM Lazio.