Sanità Lazio, disavanzo 2013 visto a 900 milioni

7 dicembre 2012 | 18:41
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Sanità Lazio, disavanzo 2013 visto a 900 milioni

Il Piano prevede il potenziamento dell’offerta assistenziale nelle Province per decongestionare l’area romana e una riduzione selettiva dei posti letto destinati alle alte specialita’

Il Faro on line – Il disavanzo della sanità laziale per l’anno prossimo sarà di 900 milioni. E’ quanto scrive il commissario straordinario Enrico Bondi nella prima bozza del piano di rientro che sarà presentata a fine anno alle parti sociali con l’intento di aumentare l’efficienza del sistema. In particolare, il Piano prevede 5 linee di azione: rafforzare la rete dell’emergenza; ridurre la frammentazione assistenziale, aggregando le alte specialita’ per rafforzare e valorizzare le eccellenze; ristrutturare la logistica della rete ospedaliera con l’intento di razionalizzarla. Il Piano prevede il potenziamento dell’offerta assistenziale nelle Province per decongestionare l’area romana e garantire una migliore equita’ di acceso all’assistenza sanitaria su tutto il territorio regionale e di conseguenza ridurre il numero delle unita’ operative complesse (UOC); attuare una riduzione selettiva dei posti letto destinati alle alte specialita’, ridurre i giorni di degenza media attraverso una piu’ rapida erogazione delle prestazioni e attuare un monitoraggio stringente delle dimissioni ospedaliere.

Questi interventi consentiranno di raggiungere due risultati: garantire anzitutto il rispetto della norma che fissa al 3 per mille il tasso dei posti letto per abitante e, inoltre, aumentare il numero di posti letto disponibili per pazienti provenienti dal pronto soccorso e dal sistema dell’emergenza in genere. L’obiettivo del Piano di rientro (secondo Bondi)  è quello di promuove la riorganizzazione della Rete Ospedaliera Pubblica, al fine di migliorarne l’efficienza e l’efficacia, e favorisce il potenziamento della rete territoriale, con 3 finalita’: ottimizzare l’assistenza dei degenti; migliorare e riqualificare la riabilitazione domiciliare e territoriale; impiegare in modo piu’ efficiente le risorse umane, tecnologiche e strutturali che saranno liberate dalla razionalizzazione. Ad oggi la riduzione della spesa per l’acquisto di beni e servizi e’ stata di circa 200 milioni di euro. E’ quanto si legge in una nota di palazzo Chigi.

“Il Piano di ristrutturazione dell’offerta di salute tiene conto delle criticita’ del sistema sanitario regionale – ha spiegato Bondi –  ed e’ frutto del confronto serrato tra le strutture centrali della sanita’ della Regione e i Direttori della aziende ospedaliere delle aziende sanitarie locali. Per raggiungere nell’arco del triennio 2013-2015 un sostanziale equilibrio finanziario il Piano individua una serie di priorita’, dalla razionalizzazione della logistica e la tracciatura dell’uso dei beni attraverso la definizione degli indici di consumo, passando per l’organizzazione di un efficiente sistema di controllo di gestione e alla eliminazione degli acquisti al di fuori delle gare, fino a promuovere un costante confronto tra le aziende sanitarie e con le altre Regioni per aggiornare costantemente (e adottare) le migliori pratiche”. Il contenimento delle spese e’ stato realizzato anche con l’attuazione della prescrizione elettronica delle ricette, che oggi copre gia’ il 75% delle prescrizioni della Regione Lazio. Il contenimento della spesa, pari a circa 120 milioni di euro, si attesta sul 13% del finanziamento sanitario regionale, in riduzione rispetto al 14% del 2011.

Sul versante dell’acquisto di prestazioni da privati accreditati e classificati, conclude la nota di palazzo Chigi, l’Agenzia di Sanita’ Pubblica ha colmato i ritardi accumulati negli anni con riferimento alla valorizzazione dei controlli di appropriatezza e congruita’ delle prestazioni. Gli accreditamenti definitivi delle strutture sanitarie private sui quali si e’ registrato negli anni un pesante ritardo d’attuazione, sono stati gia’ rilasciati per il 70% del totale degli erogatori presenti, e saranno completati entro il corrente anno. Nel pomeriggio non si sono fatte attendere le altre dichiarazioni: “Vedo che sulla sanità – ha dichiarato il capogruppo del Pd alla Regione, Esterino Montino –  la destra di Storace, gli ultimi fedeli della Polverini e perfino Alemanno, in queste ore stanno facendo la parte degli ‘sgommati’. La faccia tosta è a livelli sublimi, come se la caciara fosse sufficiente a nascondere la verità storica di un fallimento epocale. Storace ha lasciato debiti che pagheremo per i prossimi trent’anni, la gestione sanità della Polverini è bocciata da un anno dal tavolo tecnico governativo tanto che è stato inviato un super commissario per venirne a capo e intanto lascia un disavanzo di 900 milioni per il 2012.  Alemanno esce ora dal letargo, faceva sogni d’oro mentre la Polverini smantellava il Cto. Se fosse uno spettacolo degli sgommati sarebbe divertente. Peccato che si tratta di persone che hanno incarichi istituzionali per governare la capitale e la Regione Lazio, enti che hanno ridotto a uno straccio”.

“Il governo – ha sottolineato  l’Assessore agli Enti locali e sicurezza, Giuseppe Cangemi – conferma il buon operato della Giunta Polverini nel difficile risanamento della sanità del Lazio. Pagamenti entro 180 giorni, risparmi attraverso la Centrale acquisti, spese contenute con la prescrizione elettronica delle ricette, efficiente sistema di controllo sull’acquisto di beni e servizi, accreditamenti rilasciati per il 70 per cento. La giunta Marrazzo-Montino aveva lasciato settemila pratiche ad ammuffire nei cassetti. Questi sono i fatti dell’amministrazione di centrodestra in risposta alla demagogia del centrosinistra capeggiato da Nicola Zingaretti”.
Marco Staffiero