Storace si candida alla presidenza della Regione Lazio
Storace: “Il nostro primo avversario non è Nicola Zingaretti, ma il sistema Monti, i poteri forti, le tasse”
Il Faro on line – Grande la soddisfazione per l’imponente manifestazione di popolo al Teatro Olimpico per l’annuncio della candidatura di Francesco Storace alla presidenza della Regione Lazio. “In questa enorme sala – ha dichiarato Storace – ritroviamo la nostra vita, la militanza, le persone, una comunità di uomini e donne, liberi e libere, che non ci stanno a subire l’egemonia della sinistra piu’ faziosa del mondo, quella di Roma, del Lazio, dell’Italia. Qui c’è la destra che non si e’ arresa neppure nei cinque anni di esilio parlamentare. Noi non viviamo di politica. Noi di politica ci moriamo, perché per le nostre idee ci facciamo ammazzare piuttosto che tradirle.Se potessimo scegliere un epitaffio scriveremmo che privilegiammo l’etica dei valori all’estetica del potere. Ci hanno buttato giu’, ci hanno spintonato indietro, ci hanno provato in tutti i modi ma ogni volta ci siamo rialzati con orgoglio e abbiamo ricominciato. Ora dobbiamo lottare. E proprio nel Lazio, se dovesse toccare a noi, dichiareremo che il nostro primo avversario non è Nicola Zingaretti, ma il sistema Monti, i poteri forti, le tasse. Zingaretti non me ne voglia, ma lui è solo il prestanome della politica del presidente del consiglio che se ne va. Lo dimostrano le sue gaffes sul caso Bondi, il robot senz’anima chiamato a devastare la sanità laziale con la nomina a commissario concessagli dal suo capotecnico Monti. Zingaretti, appena svegliato dal suo partito e spostato come un trasferimento di chiamata dal comune alla regione, dichiaro’ di sperare che Bondi, forse pensando alla Bindi, dovesse rimanere al suo posto in caso di vittoria elettorale della sinistra.
Un motivo in piu’ per non votarla. Poi, richiamato all’ordine dai suoi, ha detto no, il commissario vuole farlo lui. Non ha ancora capito nulla. Il commissario deve proprio sparire. La sanità la deve governare la regione, il presidente se ne deve assumere la responsabilità politica di fronte al popolo. Si chiama sovranità, si chiama democrazia. Abbiamo atteso fino ad oggi – ha continuato Storace – una candidatura per unire il centrodestra. Ancora non c’è. Si vota il 3 febbraio a meno di novita’ determinate dalle dimissioni di Monti, oggi mancano 55 giorni, otto settimane, milletrecento ore. Subito dopo Capodanno – fra meno di un mese, 25 giorni – si devono presentare candidato alla presidenza e candidati al consiglio regionale. Che altro si deve aspettare per partire? O in circolazione c’e’ ancora nascosto un gigante del consenso che non ha ancora avuto il coraggio di manifestarsi, o da oggi tocca a noi. E io non ho alcun timore e annuncio qui la mia, la nostra volontà, di ricandidarmi alla presidenza. Noi siamo qui, noi partiamo, senza iattanza, con umiltà.
Se volete, dico al centrodestra, da domani sosteneteci, ci fermeremo solo se troverete uno piu’ in grado di noi. Ma se non lo avete trovato finora, non perdete tempo, salite sul convoglio e corriamo verso la vittoria. Deve essere chiaro a tutti che nulla sara’ piu’ come prima, perché vinceremo se capiremo che non votano i partiti, ma contano e decidono le persone. L’alternativa al partito democratico non potra’ essere rappresentata da uno sconosciuto grillino – ha concluso Storace – reclutato in una maniera un po’ rocambolesca. Dal 5 febbraio abbiamo bisogno di chi sa dove si devono mettere le mani, che non sono necessariamente quelle della tastiera o le tasche dei cittadini con le solite trovate fiscali, ma bisogna conoscere regole, leggi, diritti, doveri. Competenza come requisito primo. In giro ne vediamo poca”.
“E’ stato entusiasmante vedere tra i numerosissimi militanti anche tanti dirigenti regionali, direttori delle Asl e dei dipartimenti, tutti insieme per ascoltare e sostenere Francesco Storace – ha dichiarato Roberto Buonasorte, consigliere regionale del Lazio eletto nella lista La Destra-Storace -. E ha particolarmente emozionato poter vedere seduti alle prime file il capogruppo del Pdl, Chiara Colosimo, il capogruppo della Lista Polverini, Mario Brozzi, per proseguire smpre con i consiglieri della Lista Polverini, Pino Palmieri, Luigi Abate, Francesco Saponaro, Antonio Paris del gruppo misto, il capogruppo di Per, Olimpia Tarzia e l’assessore Stefano Zappala’, solo per citarne alcuni oltre ai tanti seduti nel resto della sala. Una giornata, possiamo dire, fondamentale per il futuro del Lazio”.
Marco Staffiero