Codacons,  ricorso al Tar per unificare la data con le politiche

10 dicembre 2012 | 16:47
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Codacons,  ricorso al Tar per unificare la data con le politiche

Si chiede di revocare il decreto con cui lo stesso Tar ha individuato nel 3 e 4 febbraio le date utili per le Regionali nel Lazio, e di fissare in una unica data elezioni politiche e regionali

Il Faro on line – Il Codacons ha depositato oggi al Tar del Lazio il ricorso con il quale si chiede di revocare il decreto con cui lo stesso Tar ha individuato nel 3 e 4 febbraio le date utili per le Regionali nel Lazio, e di fissare in una unica data elezioni politiche e regionali. “Il Presidente del Consiglio Mario Monti – si legge nel ricorso dell’associazione – intenderebbe quanto prima avviare i contatti con i partiti per verificare disponibilità e tempi dell’approvazione della legge di stabilità. Il tutto in un’ottica di accelerazione che potrebbe portare al voto in febbraio, e precisamente proprio il 10 e 11 febbraio o al piu’ tardi entro comunque il 24 febbraio anziché a marzo come finora ipotizzato”.

“Sebbene, dunque, si debba precisare che merita lode quanto realizzato dall’originaria ricorrente e statuito dal Tar in merito alle necessità di indizioni delle elezioni regionali una volta sciolto il consiglio, occorre precisare che effettuare due votazioni a distanza di un mese appare – oltre che un vero e proprio spreco – una speculazione politica cui la stessa ricorrente non può prestarsi. Lo svolgimento delle elezioni nella Regione Lazio il 3 e 4 febbraio – scrive ancora il Codacons – è divenuto impossibile a seguito del fatto nuovo delle elezioni nazionali entro febbraio. Infatti, in tale caso – che costituisce il fatto nuovo che determina la presente richiesta di revoca – si verificherebbe la impossibilità di rispettare la legge sull’obbligo di interruzione delle propagande elettorali nel giorno precedente la consultazione e cioe’ il 2 febbraio, nonche’ il divieto di diffusione dei sondaggi nel periodo precedente il voto, cio’ in quanto non si potrebbe impedire in alcun modo sia l’una che l’altra attivita’ ai partiti impegnati nelle consultazioni nazionali che sono gli stessi delle regionali”.

“Il mutato panorama politico nazionale – si legge ancora nel ricorso – che vede l’approssimarsi delle dimissioni del Presidente del Consiglio e lo scioglimento delle Camere nelle prossime settimane, con conseguente indizioni delle elezioni politiche entro marzo 2013, comporta la necessaria valutazione circa l’opportunità di fissare una data unica per lo svolgimento delle elezioni nella Regione Lazio coincidente con quella delle elezioni politiche. Si rischierebbe altrimenti di chiamare al voto gli elettori del Lazio (nonché del Molise e della Lombardia) per ben due volte nell’arco di pochi giorni, con evidente spreco di denaro pubblico ed irragionevolezza dell’agire amministrativo”.