Nasce “Cambiare#si può Anzio”

20 dicembre 2012 | 03:48
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Nasce “Cambiare#si può Anzio”

Domenica mattina al Cinema Astoria la prima assemblea pubblica

Il Faro on line – Si è svolta domenica mattina al Cinema Astoria la prima assemblea pubblica di “Cambiare#sipuò” ad Anzio. Ci sono stati molti interventi ed il dibattito ha fornito utili spunti nel merito delle 10 tesi programmatiche proposte. “Il progetto – è scritto in un comunicato – , che vede l’adesione convinta di Rifondazione comunista e dell’associazione Alba, sta suscitando l’interesse di varie componenti dei movimenti così come di molti militanti sindacali: sono state infatti 105 le assemblee cambiare # si può sparse per il paese.

Da queste ultime sono uscite delle indicazioni politiche che vogliono marcare con nettezza alcuni punti non negoziabili che dovranno caratterizzare questa futura coalizione: alle prossime elezioni bisogna creare un’alleanza tra tutti i soggetti che sono alternativi all’austerità liberista, al montismo e alle rigide regole di questa Unione europea, espressione delle banche e della speculazione e non delle scelte sovrane dei popoli. Le candidature così come il nome dell’aggregazione e il simbolo dovranno essere decise a partire dall’assemblea nazionale del 22 dicembre al Teatro Quirino a Roma, attraverso delle deliberazioni dal basso. Quello che si vuole costruire è un sinistra vera nei contenuti: no al liberismo, alle spese militari e alle cosiddette missioni di pace all’estero, alle grandi opere inutili e dannose come la Tav e il Ponte sullo stretto; sì al rilancio dei diritti del lavoro, alla fine della precarietà, allo stato sociale, al recupero del territorio, all’istruzione e alla sanità pubblica ai beni comuni in mano pubblica e sotto il controllo democratico dei cittadini. Per questo motivo l’aggregazione, sul piano nazionale, deve rifiutare le ricette di Berlusconi e Monti e porsi in alternativa al centro sinistra Pd-Sel e al grillismo. Tornando all’Assemblea di domenica, si è deciso emendare i dieci punti dell’appello iniziale che hanno sottoscritto coloro che hanno aderito a cambiare # si può, rimarcando con maggiore forza il rifiuto del fiscal compact (il meccanismo europeo sottoscritto dal nostro parlamento senza consultare i cittadini che ci costringerà a tagliare la spesa sociale per i prossimi 20 anni di 20 miliardi annui), la difesa della scuola pubblica e l’insistenza su un rilancio delle politiche giovanili. Tra gli interventi molto apprezzato è stato quello di Delia Patacchiola, infermiera già protagonista della vertenza Ri Rei e ora nel pieno della lotta per evitare la chiusura del reparto di Neuropsichiatria infantile di Villa Albani, la quale ha parlato della necessità di lottare cambiando lo stato di cose presenti parallelamente a noi stessi, illustrando poi gli effetti devastanti che avranno i nuovi regimi contrattuali sui lavoratori della sanità privata. 

Applaudito è stato poi l’intervento di Vilma Teramani, maestra del Collodi di Lavinio, che ci ha parlato del valore strategico dell’istruzione  di come invece quest’ultima venga calpestata già alle elementari. Decisiva è la valorosa resistenza del corpo docente che riesce a portare a termine il proprio compito in una giungla di tagli, scuole fatiscenti, burocrazia. L’appuntamento è sabato 22 dicembre alle 10,00 al Teatro Quirino a Roma per l’assemblea nazionale che dovrà lanciare definitivamente il progetto. Da Anzio partiremo col treno che parte da Nettuno alle 8,32, prima carrozza di testa.
Per aderire. www.cambiaresipuo.net