“Non riuscire a convocare il Consiglio vuol dire essere al capolinea”

20 dicembre 2012 | 03:35
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“Non riuscire a convocare il Consiglio vuol dire essere al capolinea”

Massimo Creo (Pd) contro i continui rinvii dell’assise comunale

Il Faro on line – “Un’amministrazione che non fosse più  in grado di garantire la data e l’ora del Consiglio Comunale, (spostato da mercoledì a venerdì e poi infine a sabato), rappresenta l’epilogo di una stagione oramai conclusa, in cui i vecchi protagonisti vengono scavalcati dalle comparse proprio mentre scorrono i titoli di coda”. A parlare è Massimo creo, del Partito democratico di Anzio.

“Da tempo – prosegue Creo – tentavamo di evitare che tutto ciò accadesse, non perché tenessimo alla credibilità politica del Sindaco e dell’attuale maggioranza, ma per non svilire e mortificare oltremodo l’assise comunale oramai ridotta alla mercè del 16esimo consigliere,  catapultato da  un ruolo marginale ad elemento imprescindibile per il mantenimento della maggioranza. Da oltre un anno è evidente a tutti, tranne che al Sindaco, che la guida dell’amministrazione è subordinata a gruppetti di “potere” che condizionano i lavori del Consiglio, una città di oltre 50.000 abitanti in balia degli “apprendisti stregoni” della politica.

Questa è la vera responsabilità politica di cui il Sindaco e i partiti dell’attuale maggioranza dovranno rispondere ai cittadini, questo è quanto non dovrà mai più ripetersi per restituire credibilità e dignità alla politica. Dalla farsa al possibile cambiamento il passo è breve, mancano solo pochi mesi, il tempo giusto per esserne convinti e consequenziali, un’altra politica è possibile se saremo in condizione di non assuefarci a tutto questo ed a chiedere di meglio”.