Tatuaggi… per amare, ricordare e sognare

23 dicembre 2012 | 15:00
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Tatuaggi… per amare, ricordare e sognare

Intervista a Giorgio Landi, uno dei primi tatuatori del Tredicesimo Municipio

Il Faro on line – Giorgio Landi fa un mestiere insolito. Romano, 38 anni, nato e cresciuto a Casalpalocco, è noto per essere il primo tatuatore della zona. Lo abbiamo incontrato per conoscere più da vicino il suo lavoro.

Come si diventa tatuatori? Quando hai iniziato?
“Ho iniziato circa 15 anni fa, proponendo disegni innovativi di tatuaggi. Sono andato in giro per l’Italia per quattro anni, prima di aprire il mio studio a San Giorgio di Acilia undici anni fa”. 

Come nasce questa passione? 
“È stato tutto molto casuale. Ho frequentato il liceo artistico e l’Accademia delle Belle Arti di Roma, ma non pensavo di fare questo lavoro. Dal 1991 ho cominciato a farmi tatuare… una volta… due… fino a quando un mio amico mi ha regalato la macchinetta per fare tatuaggi e dal febbraio del 1998 mi sono ufficialmente definito un tatuatore”.

Quanti tatuaggi hai?
“Dieci? Dodici? Una quindicina credo. Ho le braccia totalmente tatuate e anche parte delle gambe. Mi sono fatto anche un paio di lavori da solo”.

C’è un tatuaggio più richiesto degli altri?
“Diciamo che tutti i miei clienti mi lasciamo molto libero: mi danno una linea guida dalla quale partire e poi sono io che elaboro il disegno. Per me il tatuatore è anche un comunicatore, che cerca di dare un’interpretazione poetico-artistica a ogni disegno”. 

Hai uno stile particolare?
“Mi occupo fondamentalmente di tre stili: il tradizionale, il realistico e il tradizionale giapponese. Ultimamente mi sono molto dedicato al tradizionale europeo e americano, che consiste nella rielaborazione di vecchie tavole degli anni ’20, ’30 e ’50.”

Chi sono i tuoi clienti?
“Tatuo indifferentemente dai sedicenni agli ottantenni, sia uomini che donne”.

Ci sono stati cambiamenti importanti da quanto hai iniziato?
“La gente è stata progressivamente ‘educata’ da noi tatuatori. Gli abbiamo insegnato a chiedere disegni personalizzati in base alla propria personalità. Cerco sempre di capire chi ho davanti, il suo carattere e la sua storia”.

Ti è mai capitato di tatuare personaggi famosi?
“Sì, mi è capitato più volte di tatuare calciatori della Roma, le loro mogli, cugini e parenti. In più di un’occasione anche alcuni elementi del corpo di ballo della Rai”.

Il tuo sogno nel cassetto?
“Posso dire di aver realizzato i miei sogni. Se dovessi rinascere, vorrei fare lo stesso mestiere, ma forse aprirei il mio studio qualche anno più tardi, per poter viaggiare di più e scoprire le nuove tendenze artistiche nel mondo. Ormai ho una famiglia e un bimbo di cinque anni, quindi non mi allontano mai per molto tempo. Anche se devo dire che una o due volte all’anno mi concedo qualche viaggio qua e là”.

Info: Left Hand Studio Roma
Via Bepi Romagnoni 63 – Acilia

Isotta Rodriguez Pereira