Elezioni, cinque candidati a confronto

9 gennaio 2013 | 18:17
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Elezioni, cinque candidati a confronto

Dibattito pubblico per elencare i punti dei loro programmi: tra questi l’adeguamento del nuovo porto, la riqualificazione urbana e la valorizzazione dell’attività turistica

Il Faro on line – Sulla scia del confronto andato in onda sulla rai per scegliere il candidato alle primarie del pd, anche Il Partito Democratico e Sinistra ecologia e libertà di Anzio hanno deciso di dare la scelta del candidato sindaco ai propri elettori,  organizzando un confronto pubblico tra i candidati per la scelta del futuro candidato sindaco. Il dibattito si è svolto presso l’hotel Dei Cesari, ed è stato moderato dal giornalista Stefano Cortelletti, che ha sottolineato come eventi di questi tipo siano riti di democrazia vera e buona politica. Attraverso questo incontro i cittadini si sono fatti un’idea di coloro i quali si candideranno ad essere l’alternativa credibile alle forze di centrodestra che attualmente guidano la città di Anzio.

I cinque candidati, Enzo Toselli (Pd), Silvia Bonaventura (Sel), Gianni De Micheli (Pd), Rosalba detta  Lina Giannino (Pd) e Ivano Bernardone (Pd), sono stati sottoposti a cinque domande, selezionate tra tutte quelle arrivate dalle varie testate giornalistiche che hanno partecipato all’evento; per le risposte i candidati hanno avuto a disposizione 2 minuti di tempo. 

Novità circa il piano regolatore:

Il dibattito è iniziato proprio su questa tematica, che ha visto tutti i candidati uniti sotto un unico obiettivo:  lo stop alla costruzione indiscriminata e speculativa disseminata irrazionalmente nel territorio, in particolare Toselli ha sottolineato come sia necessario rafforzare strutture già esistenti, di modo da riqualificare e potenziare determinate zone soggette a degrado, mentre Giannino ha parlato di nuovi indirizzi per uno sviluppo orientato alla eco-sostenibilità, evitando ogni cementificazione di aree non edificabili (agricole o verdi), con diffusione capillare e piena integrazione con il tessuto edilizio esistente.

Adeguamento del progetto del nuovo porto:

Un altro “tema caldo” è stato quello inerente alla realizzazione del nuovo porto , per il quale è stata già bandita una gara d’appalto. Anche qui la linea perseguita da ogni candidato è stata molto simile, ossia porre fine alla gestione fallimentare dell’operazione, cercando di riappropriarsi delle quote di proprietà , per evitare di realizzare un “progetto faraonico” inutile, voluto dalle precedenti amministrazioni. De Micheli ha insistito sulla necessità di rinnovare le modalità d’azione e contenuti, in base alla reale vocazione portuale di Anzio. E per questo gli interventi dovranno essere tesi alla conservazione e valorizzazione delle qualità storico-culturali dell’attuale porto nonché compatibili con l’assetto ecologico del litorale e quello urbanistico del centro cittadino. 

Possibili alleanze future:

Il terzo punto del dibattito si è concentrato sulle possibili  alleanze che il futuro candidato, in qualità di nuovo sindaco, andrebbe a stringere. Essendo tutti politicamente schierati nel centro sinistra, la naturale predisposizione dei candidati verte su una possibile alleanza futura con Rifondazione Comunista e IDV, essendosi, tra virgolette, mobilitati sullo stesso piano. Tuttavia la Giannino ha ribadito la sua posizione dicendo che “l’alleanza si fa in primo luogo con i cittadini, essendo il partito più importante; dopo i cittadini bisogna convogliare verso un progetto comune”. Anche Toselli si è espresso in questa direzione: “Noi stiamo facendo una rivoluzione democratica, quello che sta avvenendo qua ad Anzio e nel resto d’Italia è un fatto storico, io non credo che dovremmo pensare a futuri giochi politici di alleanze, ma piuttosto dobbiamo concentrarci su come migliorare la nostra città creando un’amministrazione nuova ed efficace.”

Beni comuni e questione di AcquaLatina:

Per quanto riguarda la tematica dei beni comuni i candidati si sono espressi ribadendo il loro obbiettivo nel perseguire la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato mediante l’uscita da AcquaLatina e il conseguente affidamento della gestione del servizio ad un ente di diritto pubblico a gestione partecipata. Su questo punto Bonaventura ha spiegato la necessità della creazione di un rapporto collaborativo con i comuni limitrofi (Nettuno, Aprilia e Ardea), andando così a creare una gestione sotto la responsabilità dei consigli comunali interessati e con regole chiare di controllo di enti esterni per interdire ogni forma di spartizione partitica e clientelare. 

Maggiore attrattiva turistica del territorio

Sul futuro del turismo ad Anzio ogni candidato ha espresso il suo parere personale: Toselli ha spiegato la necessità di creare una città nella quale sia presente un’identità di area, così da poter creare attrattività, e seguendo questa linea lavorare per un turismo che non sia solo stagionale, ma che duri tutto l’anno. Bonaventura ha puntato sulla riqualificazione dei servizi pubblici e sulla corretta valorizzazione dei siti archeologici e a forte valenza paesaggistica. Bernardone e De Micheli hanno invece sottolineato l’importanza del litorale come spina dorsale dello sviluppo turistico della città, puntando quindi sulla valorizzazione del litorale. Infine la Giannino ha ricordato che Anzio non ha mai avuto una vocazione turistica, ma piuttosto una balneare, e pertanto si deve predisporre dalla base una città dedita al turismo, attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture come trasporti pubblici, parcheggi e piste ciclabili.

Michele Intreccialagli