Idv, Prc e Anzio Bene comune sostengono Rivoluzione civile

17 gennaio 2013 | 03:54
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Idv, Prc e Anzio Bene comune sostengono Rivoluzione civile

“La lista – è scritto in un comunicato – vuole unire tutte le opposizioni a Monti, al montismo e al berlusconismo”

Il Faro on line – Il Prc di e l’Idv di Anzio insieme all’associazione Anzio Bene comune, che già avevano condiviso il percorso di cambiare # si può e appoggiano la candidatura di Valerio Pollastrini a sindaco di Anzio, aderiscono assieme ai loro partiti nazionali alla lista Rivoluzione civile guidata dall’ex magistrato Antonio Ingroia.

“La lista – è scritto in un comunicato – vuole unire tutte le opposizioni a Monti, al montismo e al berlusconismo, per il rilancio delle politiche sociali, del lavoro, della scuola e la legalità unita alla giustizia sociale. L’austerità propugnata dal governo Monti e appoggiata sia da Berlusconi che da Bersani non solo è dolorosa e ingiusta, ma anche inutile perché non ci fa uscire dalla crisi, ma la aggrava. Basti pensare all’aumento della disoccupazione, del debito pubblico e della miseria dilagante che colpisce i lavoratori, i precari e tutti i ceti sociali più deboli, alle prese con l’Imu, con gli aumenti delle bollette, con i rincari dei generi di prima necessità e con gli stipendi, quando ci sono, fermi al palo.

A Bersani, che ci racconta della necessità di non votare per Rivoluzione civile per non far vincere Berlusconi, rispondiamo che lui insieme a Berlusconi ha votato le peggiori leggi che l’Italia ricordi: come la riforma Fornero che distrugge le pensioni, l’eliminazione di fatto dell’Art. 18, e l’abrogazione del contratto collettivo nazionale di lavoro, tutti atti che ci riportano indietro di duecento anni per quanto riguarda i diritti dei lavoratori. Per non parlare del suo assenso al pareggio di bilancio in costituzione, e al Fiscal Compact il trattato europeo che ci costringerà a venti anni di tagli sociali per  20 miliardi di euro l’anno. 

Non ha senso quindi agitare il voto utile e far leva sull’anti-berlusconismo: ormai la gente ha capito che Bersani condivide le stesse linee economiche di Berlusconi, le linee economiche dettate dai poteri finanziari, dalle banche e dai santuari del capitalismo di rapina dei nostri giorni, impersonificate in modo egregio dal vero artefice del disastro attuale: Mario Monti, con cui adesso fingono tutti di prendere le distanze ma che dopo il voto detterà le direttive per l’austerità dei prossimi anni, con buona pace del diritto dei cittadini di decidere effettivamente il loro destino”.