Il crimine si sta spostando dal narcotraffico al pallone

18 gennaio 2013 | 00:28
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Il crimine si sta spostando dal narcotraffico al pallone

L’allarme lanciato dalla Fifa, la federazione internazionale che gestisce il calcio

La Fifa e’ preoccupata del fatto che il crimine organizzato stia ‘migrando’ dal traffico di droghe agli “investimenti” illeciti nel calcio. Lo ha affermato il capo della sicurezza della Fifa, Ralf Mutschke, secondo quarto riportail quotidiano brasiliano ‘O Estado de Sao Paulo’.”Ho conosciuto un agente condannato a Zurigo che mi ha detto che i delinquenti stanno ‘migrando’ dal traffico di droghe verso il calcio per combinare le partite, per i bassi rischi e gli alti guadagni”, ha detto Mutschke. Secondo “O Estado”, Mutschke ha anche affermato che nessuna federazione e’ protetta davanti ai guadagni che nel calcio vengono generati dal crimine organizzato, che ha infiltrati nelle federazioni di tutto il mondo ed agisce attraverso reti di scommesse illegali.

 “Io direi che circa 50 differenti Leghe nazionali fuori dall’Europa sono analizzate dalle organizzazioni criminali per il mercato delle scommesse”, ha rinforzato a sua volta il concetto, un exfunzionario della Polizia Federale tedesca ed ex funzionario dell’Interpol, citato dal giornale. Il quotidiano ricorda che un anno fa la Fifa ammise che la situazione in Brasile, paese che ospitera’ quest’anno la Confederations Cup e nel 2014 il Mondiale, era considerata preoccupante, specialmente nelle divisioni inferiori dei campionati regionali. Inoltre, l’organismo calcistico ha annunciato l’invio di personale per controllare la situazione in Brasile ed in altri paesi del Sudamerica, ma al momento il risultato dell’indagine non e’ stato divulgato.

La Fifa ammette anche che esistono gia’ dei casi nel mondo, di arbitri, che sono stati promossi proprio per essere vincolati con alcuni gruppi mafiosi, e che ci sono club controllati daquei gruppi e che combinare i risultati si e’ trasformata, negli ultimi anni, in una delle maggiori minacce per lo sport piu’ popolare del mondo. Nonostante la lunga lista di club, leghe e federazioni di diversi paesi – Germania, Belgio, Finlandia, Grecia, Italia, Russia, Turchia, tra gli altri – che sono stati coinvolti, negli ultimi anni, in denunce di corruzione e legami con associazioni malavitose, Mutschke ha assicurato che la Fifa “non si sogna” di dare per persa la battaglia.

Il dirigente ricorda che nel 2012 la Fifa ha dato inizio a circa20 indagini per scoprire le azioni di questi gruppi, ed ha aggiunto che quest’anno quel numero puo’ aumentare considerevolmente, davanti al fatto che cento Leghe nazionali sarebbero in una situazione di vulnerabilita’. Per frenare le ingerenze della mafia nel calcio, il tedesco ammette che la Fifa non puo’ agire sola, ma avra’ bisogno dell’aiuto delle polizie nazionali e della garanzia che i colpevoli siano puniti. Allo stesso tempo, ha aggiunto che la Fifa ha chiesto all’Interpol di mettere l’argomento al centro delle loro strategie, poiche’, ha spiegato, per potere agire con efficienza la Fifa deve ispezionare circa 1.500 partite internazionali all’anno. (fonte AdnKronos)