Si è dimesso il Papa

11 febbraio 2013 | 12:54
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Si è dimesso il Papa

Troppo anziano e troppo sofferente. In carica fino al 28 febbraio alle ore 20. Poi sarà Conclave

Il Faro on line –  ”Vi ho convocati aquesto Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, maanche per comunicarvi una decisione di grande importanza perla vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato lamia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza chele mie forze, per l’eta’ avanzata, non sono piu’ adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando”. Queste le parole con le quali il papa ha annunciato le sue dimissioni. 

 ”Tuttavia, nel mondo di oggi, – ha aggiunto il pontefice- soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare labarca di san Pietro e annunciare il Vangelo, e’ necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che,negli ultimi mesi, in me e’ diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacita’ di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravita’ di questo atto, con piena liberta’, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, lasede di Roma, la sede di San Pietro, sara’ vacante e dovra’essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave perl’elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, viringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cuiavete portato con me il peso del mio ministero, e chiedoperdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la SantaChiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesu’Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinche’ assista con la sua bonta’ materna i Padri Cardinalinell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto miriguarda, anche in futuro, vorro’ servire di tutto cuore, conuna vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio”.

Il commento

Con questa decisione di Benedetto XVI”cambia radicalmente il volto del pontificato”: e’ il commento di Marinella Perroni, docente presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma, alla notizia che il Papa lascera’ ilpontificato a fine febbraio.   ”Si pensava che fosse impossibile – ha detto la teologa amargine di una iniziativa di ‘Se non ora quando’ – che un Papa potesse andar via prima della scadenza naturale del pontificato,che e’ la morte. Si era detto in passato che Paolo VI avesse gia’ la lettera pronta, altre leggende sono circolate, ma che proprio Ratzinger avesse questo coraggio…. Significa che il pontificato e’ ad tempus, cambia il volto dell’organizzazione della Chiesa. E’ una cosa che impone di ragionare diversamente sia all’apparato che ai fedeli, perche’ d’ora in poi il pontificato non sara’ piu’ legato alla vita del Papa”.

La storia

Silverio, 58esimo vescovo di Roma, fudeposto da Belisario e in punto di morte (11 marzo 537)rinuncio’ in favore di Vigilio, fino ad allora considerato unusurpatore. Vi sono poi molti altri casi, piu’ problematici, incui si discute se vi sia stata rinuncia o addirittura rinunciatacita, come nel caso di Martino (VII secolo). Altro caso piu’difficilmente inquadrabile e’ quello di Benedetto IX, che primavenne deposto in favore di Silvestro III, salvo poi riassumerela carica per poi rivenderla a Gregorio VI, il quale, accusatodi simonia, fece atto di rinuncia dopo aver ammesso le suecolpe. Siamo nella prima meta’ dell’anno Mille. Il piu’ celebrecaso di rinuncia all’ufficio di Romano Pontefice fu quello diCelestino V, detto anche “il Papa che fece per vitla’ lo granrifiuto”, che porto’ all’elezione di Bonifacio VIII nel 1294; poiche’ quest’ultimo fu un pontefice non affine a DanteAlighieri, egli nella sua Divina Commedia pone, probabilmente, Celestino V nell’Antinferno tra gli ignavi: non e’ pero’ certochi il Sommo Poeta volesse indicare nel seguente passo,potrebbe trattarsi infatti, secondo alcuni critici di PonzioPilato, Esau’ o Giano della Bella: con il cardinale BenedettoCaetani, e si fece confermare dal concistoro dei cardinali cheun’abdicazione dal soglio pontificio era possibile, quindi, indata 10 dicembre 1294, emano’ una costituzione sull’abdicazionedel papa, confermo’ la validita’ delle disposizioni in materiadi Conclave anche in caso di rinuncia, ed appena tre giornidopo rese note le sue intenzioni ed abdico’.

Nel 1415 un altroPapa, Gregorio XII, eletto all’epoca dello Scisma d’Occidente aRoma, dopo molti anni di lotte e di contese giuridiche,belliche e diplomatiche, fece atto di sottomissione ai decretiemessi dai padri conciliari, durante il Concilio di Costanza,che era stato convocato dall’antipapa Giovanni XXIII epresieduto dall’Imperatore Sigismondo per dirimere ogniquestione. Uno di questi decreti intimava a tutti i contendentidi abdicare, nel caso che non si trovasse una soluzione e nonsi raggiungesse l’accordo fra i tre pretendenti al Soglio.Davanti al rifiuto di Benedetto XIII (rappresentantedell’obbedienza avignonese) e alla fuga di Giovanni XXIII (poiricondotto in Concilio e deposto), alla fine Gregorio XIIacconsenti’ ad abdicare, dopo aver riconvocato con una suabolla il medesimo Concilio. All’abdicazione pero’ non segui’l’elezione di un nuovo Papa, che si verifico’ passati due annie solo successivamente alla scomparsa di Gregorio XII, dopo laquale venne convocata un’assemblea mista di cardinali e dipadri conciliari, che elesse Martino V nel 1417.