Mel Gaynor, il motore dei Simple Minds si racconta
Il celebre batterista a Casalpalocco per suonare tra i giovani del Liceo Democrito
Il Faro on line – La performance di Mel Gaynor presso il Liceo Democrito di Casalpalocco, assieme ad altri grandi musicisti del nostro territorio, è stata incredibile. Più di un’ora di musica di altissimo livello, durante la quale il batterista dei Simple Minds ha saputo intrattenere con grande energia il pubblico di studenti, rimasti a bocca aperta davanti alla carica e alla tecnica del musicista britannico. La preside della scuola, Paola Bisegna, si dice “estremamente soddisfatta”. “Quest’evento – spiega – è la dimostrazione che un nuovo modo di fare scuola è possibile. Spero che nel futuro si ci sia l’occasione per ripetere iniziative simili”. Ho incontrato l’artista presso l’Associazione Musicale Eschilo, dove è venuto per tenere un seminario di batteria. Il soggiorno a Roma è stato reso possibile grazie all’organizzazione dell’associazione e alla disponibilità dimostrata da Katia, una ragazza del XIII municipio, amica di Mel Gaynor, la quale ha fatto da tramite tra la direttrice dell’associazione Sabrina Spadazzi e il musicista.
Durante questo soggiorno a Roma, hai suonato in un liceo, in mezzo a tanti studenti. Come hai vissuto quest’esperienza fra i giovani?
“C’era un’atmosfera amichevole e coinvolgente, tutti sono stati molto gentili nei mie confronti. Mi sono divertito davvero, è stata un’esperienza fantastica”.
A proposito di giovani e di musica, qual è il tuo rapporto con le nuove generazioni di artisti emergenti?
“Adoro ascoltare sempre nuova musica e conoscere le proposte musicali che vengono dalle nuove generazioni. Trovo molto interessanti alcuni contesti musicali emergenti in Europa”.
Che consiglio dai a chi oggi vuole intraprendere una carriera come musicista?
“Penso che diventare un musicista professionista non sia semplice e richieda molto impegno. Il raggiungimento di alti livelli è possibile solamente se si è dotati di grande passione e di forza di volontà. È necessario dedicare molto tempo allo studio del proprio strumento, con serietà e costanza”.
Quali sono state le tue maggiori influenze musicali?
“Ovviamente le maggiori influenze per me provengono dal mondo della batteria. In particolare sono stato ispirato da grandi batteristi come Buddy Rich, Keith Moon e John Bonham. Molti gruppi sono stati decisivi nella mia formazione, dai Led Zeppelin alla band di Jimi Hendrix”.
Qual è stato, invece, il momento più bello della tua carriera?
“Di momenti belli ce ne sono stati molti. Il 1985 e il 1986 sono stati anni fantastici con i Simple Minds, sulla scia del successo dell’album Once upon a time. Credo che un’esperienza davvero eccitante sia stata quella di suonare davanti a decine di migliaia di persone sul palco del Live Aid, a Philadelphia, nel 1985”.
Nella tua vita hai avuto l’occasione di suonare con grandi musicisti. Potresti citare alcune collaborazioni che sono state molto significative per te?
“Nella mia vita ho suonato con molti grandi artisti ed è difficile indicare la collaborazione più entusiasmante. Sicuramente è stato molto stimolante suonare con cantanti del calibro di Tina Turner, Elton John, Peter Gabriel… Collaborare con musicisti diversi e di alto livello ha contribuito a farmi crescere artisticamente”.
Cosa dici invece dei tuoi progetti come compositore?
Ho un progetto assieme ad altri due musicisti austriaci. È un trio rock nel quale scrivo, compongo, canto e suono. Parallelamente porto avanti anche un progetto di musica fusion che riunisce musicisti del panorama jazz.
Walter Cristiano