Schede “rubate” al seggio, Anzio diventa… protagonista del web

25 febbraio 2013 | 09:01
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Schede “rubate” al seggio, Anzio diventa… protagonista del web

Gli strali di Beppe Grillo. Le critiche aspre di Storace

Il Faro on line – Ha fatto il giro del web la vicenda, denunciata dal movimento 5 stelle, della presidente di seggio che sarebbe stata sorpresa a nascondere schede elettorali ad Anzio. Cresce il numero di tweet e post dedicati all’argomento e la cosa comincia a diffondersi anche sulle pagine ufficiali dei partiti e dei candidati. ”Pizzicata presidente di seggio ad Anzio che rubava schede per le regionali. Immagina a quale partito le doveva indirizzare. Penoso”, scrive su Twitter Francesco Storace, candidato alla presidenza della Regione Lazio. E c’e’ chi, commentando la vicenda sul social network, prende a prestito lo slogan di Beppe Grillo: ”mandiamoli a casa!”. Anche Francesco Storace ha commentato aspramente l’episodio. 

“Un fatto gravissimo”, si legge sul blog di Beppe Grillo. “Il nostro rappresentante di lista – viene spiegato – ha scoperto il presidente del seggio 30 (località Sacida) ad Anzio, mentre ‘trafugava’ due schede in bianco. Una volta scoperta dalla nostra rappresentante di lista, la presidente si è giustificata dicendoche le schede erano in più e le ha strappate. C’è stato l’intervento della polizia”. 

“La questione – scrive sul blog del comico genovese ‘Angelo 5 Stelle Nettuno’ – potrebbe sembrare poco rilevante: cosa vuoi che siano due schede? Ma sappiamo che non è così. In particolare il territorio di Anzio e Nettuno, purtroppo hanno infiltrazioni mafiose (il Comune di Nettuno, qualche anno fa è stato scioltoper mafia). Cosa può succedere con una (figuriamoci due) schede bianche fuori dal seggio? Se io sono un boss della mafia cosa potrei farci con una scheda in bianco fornitami dal presidente di seggio infedele? Potrei dire alle persone che “ho convinto” a votare per il signor e/o partito X di farsi trovare al punto talealle ore tali; gli fornisco la scheda votata e gli dico di andare al seggio, votare con la scheda trafugata, e fare uscire la scheda bianca. Così all’infinito…o quasi! Una cosa pazzesca”.