Sicurezza, American Airlines “sposa” I-Sec

31 marzo 2013 | 04:00
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Sicurezza, American Airlines “sposa” I-Sec

Da mercoledì operativa su Fiumicino la società olandese. Con un risvolto occupazionale importante

Il Faro on line – La data ufficiale è quella del 3 aprile 2013. Nell’aeroporto di Fiumicino sarà operativo silenziosamente un altro di quegli accadimenti che “non fanno notizia” ma che cambiano – in meglio – la sicurezza dei passeggeri. I-Sec, un’azienda che ha sede centrale ad Amsterdam ed e’ presente in dodici stati Europei e cinque scali in Giappone con una comprovata esperienza nel settore della sicurezza, attività di sicurezza e integrated service (Check-in con sicurezza) a Malpensa; nel Leonardo Da Vinci di Fiumicino per quanto riguarda i voli dell’American Airlines saranno attivati i servizi di sicurezza.
“In Italia – spiega Barbara Sarfatti, Country Manager dell’I-Sec – abbiamo iniziato le attività di sicurezza e integrated service  presso lo scalo di Milano Malpensa lo scorso primo ottobre. Al momento impieghiamo circa cento persone sul territorio nazionale con l’intento di crescere e creare nuovi posti di lavoro”. Attenzione, sottolineatura non da poco: 45 persone sono state assunte proprio per lavorare su Fiumicino (e in parte sono proprio di Fiumicino), le restanti sono state impiegate su Milano. L’aspetto occupazionale non è certo secondario in questo momento storio per la Nazione e per lo sviluppo di questo territorio in particolare.

“Vantiamo tre Vettori di rilievo internazionale sullo scalo di Milano: American Airlines (con cui partiamo anche a Fiumicino ), Etihad e Oman Air – racconta ancora Barbara Sarfatti -. La nostra Societa’ pone particolare attenzione alla preparazione e alla formazione del personale: I vari corsi partono da un minimo di un mese fino a due mesi e mezzo, con  cosiddetti, On Job Trainining svolti da formatori interni e inviati dalla nostra sede centrale. Abbiamo un dipartimento interno dedicato allo sviluppo tecnologico del settore e un Help Desk aperto 24 ore per il supporto del nostro personale. Per quanto concerne qualità e formazione abbiamo una equipe dedicata ad Amsterdam. Altrettanta attenzione diamo a corsi riguardanti la safety, sicurezza sul lavoro (D.L. 81), per cui in Italia ci affidiamo a una scuola eccelsa: l’OTJ. Tutto lo staff, prima di potere iniziare a operare deve avere passato tutto l’iter riguardante security e safety. Forniamo la cosiddetta, man power, la nostra maggiore risorsa e per questo crediamo nella fidelizzazione del personale, la sua motivazione e la sua soddisfazione”. Attenzione nuovamente; spesso parlando di aeroporto ciò che lascia sbigottiti è la ricerca del profitto (se non del mero risparmio) a scapito della professionalità. E la voce “soddisfazione del lavoratore” non è nemmeno presa in considerazione.
L’I-Sec la pensa diversamente, e chissà che questo nuovo modo di intendere il lavoro aeroportuale (è di questi giorni il “caso” dei patentini per l’utilizzo di macchine speciali) non sia il viatico per un rilancio dell’hub fiumicinese e capitolino su standard europei competitivi.

“Solo l’essere umano – spiega la Sarfatti – può interpretare l’imprevisto e solo un agente ben addestrato può sfruttare la tecnica piu’ avanzata. La macchina, per quanto efficace, da sola non puo’ dare una chiave di lettura soddisfacente. Unicamente l’operatore ben addestrato ha quel fattore X”. Discorso che non fa una grinza, e che potrebbe essere applicato anche alla formazione dei piloti… Ma questa è un’altra storia.

“La preparazione senza sconti dei nostri impiegati – conclude il Country manager della I-Sec – rende il nostro livello qualitativo decisamente di alto profilo ed è proprio della qualità che facciamo il nostro biglietto da visita”. 

Una ventata di aria fresca e di professionalità, con una conseguente miglioria degli standard qualitativi in un ambito delicato come quello della sicurezza, proprio nel momento in cui il Governo e il settore stesso richiedono degli standard sempre più efficaci e attenti.
Angelo Perfetti