Incendiata l’auto dell’ex comandante dei carabinieri di Tor San Lorenzo

2 ottobre 2013 | 08:32
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Incendiata l’auto dell’ex comandante dei carabinieri di Tor San Lorenzo

A fuoco nella notte la vettura di Walter Giustini. Indagini a 360 gradi

Il Faro on line – Ennesimo atto intimidatorio di stampo mafioso questa mattina alle ore 03.30 colpito questa volta con il fuoco l’auto dell’ex servitore dello Stato l’ex comandante la stazione Carabinieri della frazione di  Tor San Lorenzo di Ardea il luogotenente Walter Giustini, oggi in pensione.  Ad Ardea si fa sempre più incandescente il clima, una situazione che ormai ha dell’incredibile: atti criminosi di stampo mafioso, camorristico che non si verificano così frequentemente neppure nei paesi del più profondo sud. Ormai la criminalità non si ferma neppure di fronte ad ex  componenti dello Stato, non a caso un anno fa venne dato alle fiamme l’ufficio tecnico comunale del comune di Ardea.

Questa notte alle 03.30 l’ex comandante la stazione dei carabinieri di Tor San Lorenzo ha sentito un boato e visto delle fiamme che si sprigionavano dalla sua autovettura parcheggiata sotto casa  ha chiamato subito i suoi ex colleghi dell’Arma  che prontamente intervenivano con i vigili del fuoco di Pomezia. Le fiamme si erano alzate fino ad oltre il primo piano, la paura era che essendo un’auto a gas poteva esplodendo creare danni ai palazzi.

Ardea sempre più si riempie di campi nomadi, sacche di delinquenza che si annidano nelle zone più disastrate e disagiate  del territorio  quella dei 706 ettari delle Salsare, o nei complessi immobiliari occupati abusivamente quale le Torri e il complesso immobiliare delle Salsare, dove i controlli sono rari ed il commercio abusivo è fiorente. Un territorio ove non passa notte che si verificano furti in abitazione mentre la gente dorme.

Va ricordato come Ardea cinque anni fa subì una commissione d’accesso (meglio conosciuta come Commissione antimafia).  In un recente passato ci sono state diverse aggressioni fisiche a politici che hanno subito anche ricoveri in ospedali, o che hanno ricevuto proiettili e lettere minatorie, un clima quello politico che la prefettura dovrebbe tenere in considerazione. 

Intanto le indagini sono a trecentosessanta gradi non si trascurano neppure i suoi trascorsi nell’Arma come membro di squadra antimafia a Palermo  o come comandante la stessa stazione dell’Arma di Tor San Lorenzo. Fatto sta che la strategia del fuoco, contro politici, giornalisti, forze dell’ordine, prosegue imperterrita. E c’è chi contunua a dire che la mafia (nelle sue varie forme) ad Ardea non c’è…
Luigi Centore