Axa: il X Municipio decide l’abbattimento della recinzione di un’area destinata a verde

13 ottobre 2013 | 03:44
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Axa: il X Municipio decide l’abbattimento della recinzione di un’area destinata a verde

Giandinoto: “Dietro questa notizia si nascondono inquietanti interrogativi irrisolti, attualmente al vaglio della magistratura civile e penale”

Il Faro on line – Riceviamo e pubblichiamo da Maurizio Giandinoto, consigliere del Consorzio Axa
La Commissione di Controllo e Garanzia del X Municipio, riunitasi venerdì 11 ottobre nella Sala del Consiglio sotto la Presidenza del consigliere Pietro Malara (PdL), dopo aver ascoltato le argomentazioni dei negozianti del Condominio Centro Commerciale Colombo, ben rappresentati dall’Avvocato Luca Porfiri, cui ha fatto seguito il magistrale intervento dell’Avvocato Donato Castellucci, Presidente del Consorzio Axa in cui ricade il lotto interessato, ha stabilito di richiedere all’Ufficio Tecnico di dare esecuzione immediata alle due sentenze emesse del Tribunale di Roma, datate 2009 e 2011, che condannavano l’abuso urbanistico perpetrato sull’area affacciata su Via Cristoforo Colombo, ripristinando al più presto lo stato originale dei luoghi, rimuovendo cioè muretti e recinzioni costruiti abusivamente.Questa la notizia in sintesi, dietro la quale, però, si nascondono inquietanti interrogativi irrisolti, attualmente al vaglio della magistratura civile e penale.Come ha brillantemente fatto notare l’Avvocato Castellucci, infatti, l’intervento della Commissione Controllo e Garanzia non era – e non poteva essere altrimenti – contro la Società “Eur Global Service 2005 Srl”, che avrebbe commesso materialmente l’abuso e che peraltro non era neppure presente in aula, bensì contro l’ignavia dell’Amministrazione del X Municipio, che per ben 4 anni non ha dato seguito alle sentenze esecutive del Tribunale di Roma.Quanto al “peccato originale” commesso dalla Società “Kelrobert immobiliare”, quello di dividere il lotto in questione, il n. 8 della lottizzazione Axa, su cui aveva costruito l’edificio del Centro Commerciale Colombo, trattenendone tre fasce per sé per poi rivenderle qualche anno più tardi alla “Global Service” a scopo speculativo, nonostante l’Art. 7 della Convenzione vieti espressamente ogni frazionamento e una delle aree corrisponda alla fascia di rispetto della Colombo, sarà competenza dei tribunali a cui è stata sottoposta la questione stabilire chi e perché ha consentito impunemente che l’abuso iniziale e poi i successivi venissero perpetrati.