Riforma del welfare: altre quattro audizioni alla Pisana

7 marzo 2014 | 08:06
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Riforma del welfare: altre quattro audizioni alla Pisana

E’ necessario saper leggere l’entità reale dei bisogni per poter stabilire i livelli di copertura in modo omogeneo per tutti i territori

Il Faro on line – La VII commissione Politiche sociali e salute, presieduta da Rodolfo Lena (Pd), ha tenuto quattro nuove audizioni aventi per tema la proposta di legge 88/2013, “Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio”. La prima ad essere ascoltata è stata la SIQUAS (Società italiana per la qualità nell’assistenza sanitaria), il cui coordinatore regionale Prof. Giorgio Banchieri ha detto di apprezzare l’approccio della proposta a un welfare “plurale” ma ha anche sottolineato essere necessario mantenere un forte coordinamento sulle politiche, nonché un monitoraggio periodico dei bisogni, la risposta ai quali è resa più problematica dall’impoverimento del ceto medio, che riduce la base imponibile: quindi è necessario saper leggere l’entità reale dei bisogni stessi, per poter stabilire i livelli di copertura in modo omogeneo per tutti i territori.

È stato ritenuto importante, inoltre, rafforzare la parte relativa agli indicatori e agli standard. Secondo la dott.ssa Lucchese, inoltre, questa legge può dare di più in termini prescrittivi. Era quindi la volta dell’ANPE (Associazione nazionale dei pedagogisti italiani), rappresentata dalla dott.ssa Celeste Pernisco, a parere della quale il progetto è ambizioso e condivisibile; il suggerimento fornito è quello di costituire un gruppo regionale per la qualità. Manifestata la disponibilità a partecipare a incontri di lavoro inerenti la proposta di legge, perché la componente educativa ha un’importanza fondamentale. Intervenivano quindi i rappresentanti della Fials Lazio (Federazione italiana delle autonomie locali e sanità): per Roberto Lazzarini, la proposta è esaustiva ma necessita di correzioni correlate alla specificità dei cittadini laziali.

Lorenzo Boccadamo ha parlato invece di riforma lungamente attesa per dare delle risposte ai cittadini e di centralità del manager pubblico nel suo ruolo di coordinamento tra pubblico e privato. Molto importante, a suo avviso, che la Commissione si occupi sia di sociale che di sanità perché questa è la migliore garanzia di integrazione dei servizi. Infine il Sunas (Sindacato unitario assistenti sociali), per voce del suo segretario regionale Domenico Pellitta, ha chiesto tra l’altro il riconoscimento della funzione strategica del ruolo dell’assistente sociale; ma anche di sottolineare la centralità del ruolo dei Comuni.

I servizi sociali vanno affidati, secondo il Sunas, agli assistenti sociali come figura professionale più idonea ed essi devono essere in numero sufficiente in rapporto ai cittadini. Internalizzare i servizi, quindi, come garanzia di qualità per i cittadini e anche di risparmio, di cui tanto si avverte il bisogno nell’ambito della spesa pubblica. A tutti gli intervenuti il presidente Lena ha richiesto di specificare i contributi presentati in puntuali proposte emendative alla pl in esame da parte della Commissione. Presenti alla seduta anche i consiglieri Agostini (Pd), Bonafoni e Petrangolini (Per il Lazio) e Porrello (M5S).