Trasformazione Laziodisu: audizione con i rettori degli atenei laziali

13 marzo 2014 | 15:49
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Trasformazione Laziodisu: audizione con i rettori degli atenei laziali

Da parte dei rappresentanti degli atenei è stato espresso un generale apprezzamento per l’obiettivo di razionalizzazione e ottimizzazione del sistema universitario laziale

Il Faro on line – La V commissione, presieduta da Eugenio Patanè(Pd), ha incontrato questa mattina il rettore della Sapienza – Università di Roma Luigi Frati, il rettore dell’Università di Roma Tor Vergata Giuseppe Novelli, il rettore dell’Università di Cassino Ciro Attianese, il delegato del rettore dell’Università Roma Tre Fabio Bassan e il prorettore dell’Università della Tuscia Annamaria Fausto. Al centro dell’audizione: la trasformazione dell’Ente Laziodisu in Agenzia regionale per il Diritto alla Conoscenza (Di.Co).In apertura dei lavori il presidente Patanè ha ricordato che “le linee guida del percorso che porterà alla revisione del sistema di governance del diritto allo studio nella nostra regione” sono state illustrate dall’assessore Smeriglio in una precedente seduta e ha sottolineato l’importanza per la commissione “di ricevere il contributo dei rettori prima di esprimere le osservazioni sul documento”. Ha quindi annunciato una prossima audizione con le università non statali e gli studenti.

Da parte dei rappresentanti degli atenei è stato espresso un generale apprezzamento per l’obiettivo di razionalizzazione e ottimizzazione del sistema universitario laziale alla base del documento, oltre che per l’impostazione di una relazione sinergica tra diritto allo studio e accesso al mondo del lavoro. Rispetto alle azioni che si intendono mettere in campo è stata evidenziata la necessità di garantire – ferma restando la funzione di indirizzo dell’organo centrale – una piena autonomia operativa a livello locale. Rassicurazioni, inoltre, sono state richieste rispetto al rafforzamento e all’implementazione dei servizi tradizionali (borse di studio, residenze e ristorazione), sui quali si è chiesto di investire maggiori risorse. E’ stato, poi, ribadito che l’attività formativa deve rimanere una prerogativa delle università ed è stato posto il tema dell’opportunità di prevedere un sistema di valutazione per le strutture che interagiscono sul territorio con gli atenei.

Suggerite, infine, alcune proposte operative, tra le quali quella di destinare parte del patrimonio immobiliare regionale ad alloggi universitari a prezzi calmierati e quella di utilizzare lo strumento dell’agenzia degli affitti come collegamento tra studenti e proprietari di immobili.Da parte della consigliera Gaia Pernarella (Movimento 5 Stelle) è sollevata la necessità di chiarimenti rispetto al destino delle attuali cinque Adisu e rispetto al trasferimento di funzioni alla nuova direzione centrale: “E’ impensabile che le varie direzioni locali vengano svuotate completamente dei loro ruoli”. Il consigliere Daniele Sabatini (Nuovo Centrodestra) ha evidenziato l’importanza di ascoltare le vocazioni locali, per “trovare soluzioni alle diverse criticità non in termini generali ma rispetto allo specifico territorio”, e di tenere in considerazione le osservazioni degli studenti.

Michele Baldi (Lista Zingaretti) ha auspicato la messa in atto di una sinergia operativa “per andare in contro alle difficoltà di accesso all’università e di inserimento nel mondo del lavoro”, oltre che per “riportare indietro” studenti che hanno acquisito una professionalità all’estero. Daniela Bianchi (Per il Lazio), infine, ha proposto di immaginare la nuova agenzia come una “cabina di regia”: un coordinamento dell’attività degli atenei, “che svolgono un importante ruolo di motore di sviluppo per i territori, anticipandone o sollecitandone le specifiche vocazioni”.